Cronaca
Fisco: Unimpresa, in Italia record Ue di sconti e agevolazioni
ROMA, 25 APRILE 2016 - Record europeo, in Italia, per gli sconti fiscali. Nel nostro Paese le agevolazioni per imprese e famiglie valgono oltre 313 miliardi di euro e sono quasi 800, una realta' peraltro cresciuta sistematicamente negli ultimi 5 anni: nel 2011 si attestavano a 250 miliardi ed erano 720. Una situazione che pone il nostro Paese in cima alla classifica di quelli che nel mondo fanno maggior ricorso, in rapporto al prodotto interno lordo, alle "eccezioni" in campo tributario: l'Italia (8% del pil, prima in Europa) e' seconda dietro l'Australia (8,2%) e precede gli Stati Uniti d'America (7,6%), la Gran Bretagna (5,9%), la Spagna (3,8%), la Francia (2,2%) e la Germania (0,8%). [MORE]
In Italia, primo Paese europeo nell'utilizzo delle eccezioni fiscali, tra il 2011 e il 2016 si e' registrata una variazione in positivo, in termini percentuali, dell'11% per quanto riguarda il numero delle voci che compongono la complessa mappa di sconti tributari, salita di oltre il 23% in termini di valore. E' quanto emerge da un'analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo cui si tratta di una tendenza in netto contrasto con i molteplici progetti di revisione delle cosiddette "tax expenditure" varati a piu' riprese da quasi tutti i governi negli ultimi anni.
Secondo l'analisi di Unimpresa, basata su dati del ministero dell'Economia, Le agevolazioni fiscali in vigore nel 2016 sono dunque 799 e valgono 313,1 miliardi, 43 in piu' rispetto alle 756 del 2105 quando l'ammontare si era attestato a 289,5 miliardi; nel 2014 si era registrata una lieve diminuzione degli sconti in termini quantitativi sull'anno precedente (742 contro i 744 del 2013) che tuttavia erano saliti di 8,5 miliardi (da 267 miliardi a 775,5 miliardi). Nel 2012 erano 723 (270,6 miliardi) e nel 2011 720 (253,7 miliardi). In cinque anni, dal 2011 al 2016, la mappa di sconti e agevolazioni fiscali e' aumentata di 79 voci (+10,97%) e di 59,4 miliardi (+23,41%).
Quanto al confronto internazionale, l'Italia in cima alla classifica sul peso delle tax expenditure rispetto al pil. Il nostro Paese (8%) e' primo in Europa nel Mondo e' secondo dietro l'Australia (8,2%) e precede: Stati Uniti d'America (7,6%), Gran Bretagna (5,9%), Spagna (3,8%), Grecia (3%), Austria (2,9%), Danimarca (2,8%), Norvegia (2,6%), Francia (2,2%), Canada (2%), Olanda (1,9%), Germania (0,8%) e Portogallo (0,6%).
"Si parla da anni di interventi di razionalizzazione delle tax expenditure. Riteniamo giusto mettere mano al sistema delle agevolazioni ma solo se la riforma e' finalizzata a semplificare il quadro normativo e applicativo" sostiene il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. (Agi)