Firth ed Oldman, spie a Venezia nel film tratto da Le Carré
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VENEZIA, 5 SETTEMBRE 2011 - Cambio di stagione in arrivo in Italia, ma prima del freddo autunnale, alla Mostra Cinematografica di Venezia approda la "guerra fredda" che fa da sfondo al film "Tinker, tailor, soldier, spy" dello svedese Tomas Alfredson, tratto dal noto romanzo "La talpa" di un maestro della spy story, John Le Carré. [MORE]
Se la derivazione letteraria da un'opera di qualità può costituire un primo motivo d'interesse per la pellicola, altrettanto promettente sembra la presenza di due interpreti consumati quali Gary Oldman e Colin Firth. Quest'ultimo, fresco di Oscar per la magnifica performance del re balbuziente ne "Il discorso del re", ha finito per monopolizzare l'attenzione dei giornalisti e del pubblico. L'attore britannico ha spiegato di essere stato affascinato, sulle prime, dal mondo dello spionaggio, per poi rendersi conto che il film, più in generale, tratta di uomini, prima ancora che di spie. Firth ha anche avuto modo di commentare l'eventuale differenza tra le talpe della guerra fredda e gli attuali cacciatori di notizie di Wikileaks o del "team scandalistico" di Murdoch, recentemente coinvolto in un'inchiesta che ha condotto alla chiusura della longeva testata "News of the World". Secondo l'attore, un tempo le informazioni erano più controllate e difficili da reperire, ma sia in passato che oggi, il risultato sarebbe quello di scavare nel fango.
Quanto al film, già applaudito dalla stampa, il vero protagonista è Oldman, nel ruolo dell'oscuro e geniale George Smiley, esonerato dal servizio segreto dopo l'infelice epilogo di un affare in Ungheria, per poi essere richiamato segretamente da un sottosegretario per indagare su di una presunta talpa ai vertici dello spionaggio di Sua Maestà. L'indagine prenderà piede nella Londra fumosa e tetra del 1973, perfettamente ricostruita, tra tradimenti, doppiogiochisti e risvolti inaspettatamente personali: alla caccia del traditore, grande avversario di Smiley nel Kgb, l'inafferrabile Karla. Nel cast degli 007 inglesi, anche John Hurt, Tom Hardy, Mark Strong e Benedict Cumberbatch.
Antonio Maiorino