Salute
Firmata la convenzione : il "Rizzoli" arriva in Sicilia
BAGHERIA, 05 OTTOBRE 2011 - Un giorno di festa a Bagheria, una cittadina in provincia di Palermo, dove oggi alle ore 12 è stata firmata una convenzione tra l'assessorato regionale alla Salute della Sicilia e il famosissimo "Rizzoli" di Bologna.
Un accordo che vedrà la realizzazione, molto preso, di un dipartimento dell'Istituto a Bagheria, una piccola cittadina in provincia di Palermo. [MORE]
La struttura sanitaria si chiamerà Villa Santa Teresa e rappresenta un enorme passo avanti, nell'ambito salute, in una di quelle zone - regioni che ha sempre avuto grandi problemi in questo settore.
Finalmente per molte persone non sarà più necessario partire e farsi ore di viaggio per avere un certo tipo di cure, ma basterà semplicemente recarsi presso la nuova struttura che avrà sede in una zona strappata alla mafia.
Infatti, la Villa Santa Teresa, è una struttura confiscata all'ingegnere Michele Aiello, l'ex reietto della sanità privata siciliana e peraltro prestanome del boss Bernardo Provenzano.
Sarà Bagheria, la città che ha ispirato Tornatore per la sua ultima prova cinematografica, a veder nascere un nuovo pezzo di "Rizzoli" con ben quattro unità operative: ortopedia generale ed oncologia, medicina fisica e riabilitativa, terapia intensiva e in più un day sorger ortopedico. Non mancheranno le sale operatorie, in questo caso ben tre, cinque ambulatori, ben 84 posti letto e la possibilità di poter sostenere più di duemila ricoveri all'anno.
In queste ore una squadra di ben 150 persone tra medici, infermieri e tecnici si sta organizzando presso la struttura, anche se prossimamente verrà offerta la possibilità anche a nuovi laureati o specializzandi siciliani, grazie ad una collaborazione in atto con l'Università di Palermo.
L'obiettivo di questa struttura è senza dubbio quello di ridurre il numero di mobilità sanitaria, che ha visto nel 2010 muovere circa tremila pazienti che dalla Sicilia si sono mossi per raggiungere la Rizzoli a Bologna.
I numeri parlano chiaro: su circa ventimila interventi all'anno, ottomila sono stati per persone proveniente dal sud e al momento la Ior ha una lista d'attesa di ben 25 mila persone. In parole povere, solo per il reparto di ortopedia la Sicilia ha speso per mobilità sanitaria ben 15 milioni di euro.
Da queste cifre è nata l'idea, che finalmente oggi diventa concreta con l'istituzione del Dipartimento Ior-Sicilia, le cui visite saranno in partenza il prossimo febbraio, mentre le prenotazioni saranno disponibili da domani.
Una volta partito il Dipartimento Ior - Sicilia potrà godere di un finanziamento di 20 milioni di euro ogni anno con una convenzione dalla durata di nove anni, con un prezzo star up iniziale di soli 4 milioni di euro.
Il Direttore generale del "Rizzoli", Giovanni Baldi commenta così la notizia: "Un'esperienza destinata a lasciare un segno nella sanità italiana", mentre Francesco Antonio Manzoli, Direttore Scientifico è sicuro che questo nuovo progetto avrà un impatto sociale fortissimo, visto che potrà garantire assistenza sanitaria a tutte quelle persone che potranno così evitare fastidiosi e costosi viaggi.
Dopo la firma del protocollo tra i governatori Vasco Errani e Raffaele Lombardi, oggi verrà a tutti gli effetti ufficializzata la convenzione, con l'ulteriore firma dei direttori generali: Baldi per la Ior e Maurizio Guizzardi per l'assessorato alla Salute.
Emanuele Ambrosio