Economia
Fininvest-Vivendi, è scontro. Si tratta sul futuro
MILANO, 16 DICEMBRE 2016 - Dopo la scalata di Vincent Bollorè, arriva il primo giorno di tregua nella vicenda Mediaset-Vivendi, con il management francesce atteso in Italia per una serie di incontri. L’ad di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, sarà a Roma per partecipare al cda Telecom, dalle 10:00, e non si eslude che possa trovare uno spiraglio per affrontare la questione milanese. [MORE]
Ieri le movimentazioni di capitale hanno toccato il 4%, con 48 milioni di titoli scambiati, portando al 23% il totale delle azioni negoziate nelle ultime tre sedute. Il titolo Mediaset ieri è stato sospeso più volte al ribasso, chiudendo in flessione dell’1,55% a 3,564 euro.
Dai primi dati emerge che Bollorè avrebbe speso qualcosa come 800 milioni per arrivare al 20% di Mediaset. Fininvest non può crescere ulteriormente: con il 38,26% raggiunto in settimana, ulteriori operazioni farebbero scattare l'obbligo di Opa.
Appare evidente che Bollorè intenda guadagnare una posizione di forza per trattare con la Famiglia Berlusconi che, dal canto suo, non vuole farsi trovare impreparata. Fininvest, infatti, ha dato mandato ai suoi legali per ottenere la sterilizzazione dei diritti di voto dei francesi qualificando come ostile la scalata dei giorni scorsi. Il gruppo francese, intanto, prova a smorzare i toni, rispedendo le accuse al mittente con una nota.
A difesa dell'azienda di Berlusconi si sono schierati sia il ministro dello sviluppo economico Calenda, che ha parlato espressamente di "tentativo del tutto inaspettato di scalata ostile a uno dei più grandi gruppi media italiani", sia Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. "Supportiamo la società in questa operazione - dichiara - Siamo vicini a loro, le aziende italiane devono restare tali".
Daniele Basili
immagine da 2duerighe.com