Politica

Fini, il piano anticrisi? Molto debole

ROMA, 3 NOVEMBRE 2011 – Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ospite ad “Agorà”, boccia il maxiemendamento approvato ieri dal Cdm. <<Silvio Berlusconi è diventato il burattino principale del teatrino politico italiano>>.[MORE]

<<La Confindustria, che non è proprio un’organizzazione bolscevica, dice: mettiamo una tassa sui patrimoni. Gli italiani lo capiscono benissimo. Ma Berlusconi è contrario perché difende i suoi interessi>>. Questo il commento di Fini sul vertice di ieri sera.
<<L’Italia –continua- non è la Grecia, si può salvare, non credo sia destinata al fallimento. Un provvedimento preso da un governo credibile produce sicuramente effetti. Un provvedimento ‘topolino’ come quello deciso ieri dal Consiglio dei ministri, in una situazione grave come quella italiana, da parte di un governo che ha un premier che non ha più alcuna credibilità, non serve a nulla>>.

Il presidente della Camera non risparmia le critiche a Berlusconi e al suo governo. <<Il governo Berlusconi non c’è più. Possiamo continuare ad andare avanti con un esecutivo che, se sta bene, va avanti con un voto? Non credo sia nell’interesse del Paese>>. Fini spiega che o Berlusconi capisce che serve un governo di larghe intese, composto da tutte le forze che si sentono in grado di presentare grandi sacrifici, o altrimenti meglio andare al voto.

Ieri si è tenuto un Consiglio dei ministri notturno per cercare di ideare misure anticrisi da portare al G20 di Cannes. Il maxiemendamento che ne è uscito è il frutto di un compromesso tra il premier, il presidente della Repubblica e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Per il Quirinale ci sono dei dubbi sull’efficacia di un provvedimento preso in modo unilaterale dal governo, e le perplessità del capo dello Stato si sono aggiunte al rifiuto di Tremonti. Silvio Berlusconi ha insistito per non mollare il decreto e accusa il ministro dell’Economia di mettere i bastoni tra le ruote anche con il Quirinale.

Gaia Seregni

(In foto: Gianfranco Fini, fonte: freeyou.it)