Politica
Fini a Bari. Tanti applausi ma c'è anche chi contesta
La cornice è quella dei grandi eventi: un teatro Petruzzelli affollato con tanto di maxi schermo d’ordinanza per chi è rimasto fuori. La calda voce di Maria Callas sulle note di “Casta Diva” accompagna l’arrivo sul palco di Gianfranco Fini, presidente della Camera e leader del neonato partito politico Futuro e Libertà, che ha come obiettivo quello di rifondare la Destra italiana rendendola più simile agli standard europei.
Presenti fra il pubblico ospiti illustri, fra i quali il sindaco di Bari Michele Emiliano, la senatrice Adriana Poli Bortone, Italo Bocchino, il rettore dell’Università di Bari Corrado Petrocelli, Francesco Divella e Salvatore Tatarella. [MORE]
Fra i numerosi curiosi che sono accorsi per assistere all’evento spiccano i cosiddetti finiani, cittadini delusi dal Pdl, ma anche tanta gente di sinistra. Dopo aver portato i saluti della città di Bari al presidente della Camera, il sindaco ha elogiato il suo impegno in difesa della Costituzione italiana.
Giunto a Bari per presentare il suo libro, Il futuro della libertà (ed. Rizzoli), Fini ha ricordato Pinuccio Tatarella e si è detto soddisfatto per le condizioni di ritrovato splendore dello storico teatro Petruzzelli.
Nel corso della sua visita pugliese, il presidente della Camera si è espresso sul federalismo fiscale e ha parlato di responsabilizzazione delle classi dirigenti e della necessità di vigilare sul fatto che nella fase di transizione ci sia un fondo perequativo per le regioni più deboli. Fini è parso ottimista anche sulle possibilità di sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, un vero “avamposto” per l’Europa e non più una “periferia”. Di qui la necessità di grandi infrastrutture.
Circa la riforma universitaria, il presidente della Camera ha dichiarato che se questa non godrà delle opportune risorse economiche bisognerà ritirarla ma le sue parole non hanno certo convinto gli studenti dell’associazione universitaria Link che hanno contestato Fini durante la sua visita al Salone degli affreschi dell’Università Di Bari. Ecco di seguito quanto riportato dal comunicato firmato da Link, Uds (Unione degli studenti medi) e Zona Franka- Rete della conoscenza: “Si dimentica, forse Fini, che i tagli operano già dal 2008 e che oggi se le Università sono al collasso, se i servizi per gli studenti diminuiscono, se i docenti vanno in pensione e non possono essere sostituiti, se le tasse aumentano ed il diritto allo studio viene leso duramente (150 mln di euro di tagli per il solo 2010), è anche e soprattutto merito suo e della forza politica che rappresenta in Parlamento. Siamo stanchi di queste vetrine, di chi invece di ascoltare la voce degli studenti e di coloro che si mobilitano e si mobilitavano già due anni fa cercando di contrastare tutto quello che poi si è tristemente concretizzato, continua con parole dense di mera demagogia. Link, nel ribadire l'assoluta contrarietà al DDL Gelmini e ai tagli della Legge 133/08, continuerà nelle prossime settimane a mobilitarsi per difendere l'Università Pubblica e per cambiarla all'insegna della qualità, della trasparenza, del diritto allo studio universale”.
Fonte foto: http://www.udubari.it/new/index.php/riforma-gelmini/63-mobilitazioni/482-qe-ora-ascoltateciq-contestato-fini-alluniba