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Fine era Berlusconi per il Milan, venduto al cinese Li Yonghong
ROMA, 13 APRILE - Dopo 31 anni di presidenza rosso nera Berlusconi cede il club agli investitori cinesi. Nell’ufficio legale Gianni Origoni&Partners ha avuto luogo il passaggio dinanzi al notaio Ridella si sono riunite Fininvest e i rappresentanti di Li Yonghong. La firma chiude un percorso lungo oltre due anni di trattative.
Il nuovo proprietario ha annunciato: "Ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia, e i tifosi per la pazienza, da oggi costruiamo il futuro, passo dopo passo torneremo sul tetto del mondo".[MORE]
Non è stato presente l’ex presidente che ha rilasciato solo una dichiarazione: "Lascio e lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere".La firma infatti è stata materalmente messa da Danilo Pellegrino, amministratore delegato di Fininvest dopo l'arrivo sui conti degli ultimi 290 milioni necessari per arrivare ai 540 previsti dal contratto, dopo i 250 milioni di caparra già versati. Cifre che continuano a far discutere, data la sua ipervalutazione rispetto al valore effettivo del club.
Anche Arrigo Sacchi, leggenda rossonera, ha parlato ai microfoni di Sky dopo il closing cinese del Milan. "Dispiace, sono addolorato quasi come Berlusconi e Galliani, pur essendo fuori da parecchio tempo. Sono due grandi dirigenti che hanno dato, sportivamente parlando, la vita al Milan. Noi che abbiamo vinto tanto, dobbiamo altrettanto a questa società, che si è dimostrata un giorno davanti a tutte. Ricordo quando l'Equipe celebrò la mia squadra con un titolo di questo tipo "dopo questo Milan il calcio non sarà più lo stesso". Berlusconi non voleva solo vincere, ma anche convincere e divertire". Così ha concluso l’allenatore.
Laura Carrara
Fonte foto: calciomercato.com