Politica

Finanziaria: scompaiono le piccole province

Addio alle piccole Province. Il Consiglio dei ministri pensa al taglio degli enti con meno di 220 mila abitanti. Escluse dalla forbice le cinque regioni a statuto speciale e quelle che confinano con Stati esteri. Nel Lazio verrebbe cancellata la Provincia di Rieti, che ha 159 mila abitanti. Nel resto d'Italia ce ne sono altre otto a rischio: Ascoli Piceno, Matera, Massa e Carrara, Biella, Fermo, Crotone, Isernia e Vibo Valentia. Crotone, Vibo Valentia e Biella sono state create nel 1992 ma sono diventate operative tre anni dopo. Fermo, istituita nel 2004, ha aperto i suoi uffici nel 2009. Se fosse eliminata, si salverebbe la vicina Ascoli Piceno, in virtù dell'accorpamento.[MORE]
Sulla decisione presa dal governo infuria lo scontro. "E' una farsa bella e buona", fanno sapere dal Pd.
Duro il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli: "Domani scopriremo chi è il genio che ha deciso di fissare questa asticella per definire l’utilità o l’inutilità delle Province". Per Michele Iorio, presidente della Regione Molise, "gli effetti potrebbero essere insopportabili quindi sarà necessario verificare i limiti insieme alle Regioni perchè la manovra potrebbe incidere sul sistema sociale del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno".
'Grossa ingiustizia' secondo il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi a capo di un esecutivo di centrosinistra. "Un provvedimento di carattere demagogico. I risparmi che si avranno con i tagli saranno minimi, se non irrisori - sostiene De Nisi - pochi milioni di euro a fronte dei 24 miliardi della manovra".