Finanziaria, approvata norma sui Forestali. Passano 8 dei 49 articoli della manovra
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PALERMO, 10 GENNAIO 2014 - Continua il lungo e tortuoso percorso di approvazione della Legge Finanziaria a Palazzo dei Normanni, Palermo. La seduta è ripresa questa mattina alle 10.00, dopo la sospensione nella tarda serata di ieri, quando, sebbene siano stati approvati solo otto articoli su quarantanove, alcuni decisioni importanti sono state prese. E' stata, infatti, approvata la norma sui Forestali, e la proposta fatta dall’assessore regionale all’Agricoltura, Dario Cartabellotta, è stata accettata: i 24mila Forestali verranno unificati sotto la giurisdizione del Dipartimento Foreste, verranno unificate anche le graduatorie e fatte con criteri che siano uguali per tutti. I deputati Pds-Mpa hanno dichiarato: “Abbiamo raggiunto un importante risultato che ha permesso di valorizzare la figura dei Forestali, adesso utilizzati a chilometro zero. Una manovra che in questo modo consente un ingente risparmio per le casse regionali".
Polemiche, poi, durante la discussione dell’articolo 8, che al comma 1 prevede la riduzione di 100 milioni di euro della spesa destinata a beni e servizio in sanità. Secondo l'opposizione questi sarebbero "tagli" che metterebbero ancor più in difficoltà il settore sanità. Per Lucia Borsellino, invece, sarebbero risparmi che non comportano alcuna riduzione di servizi, dal momento che si dovrebbero ottenere attraverso gli acquisti centralizzati con gare unificate di acquisto dei farmaci. [MORE] Bloccato, in materia di pubblico impiego, il salario accessorio dei dipendenti e dei dirigenti degli enti della Regione per tre anni. Il personale potrà, infatti, fino al 2016, percepire, oltre allo stipendio, somme accessorie che non superino il 15% di quanto corrisposto ai regionali. Tra gli enti coinvolti, il Consorzio autostrade, le Camere di commercio, gli enti parco. Tra le norme passate vi è anche l'articolo 5, che prevede un abbattimento delle royalties che le compagnie petrolifere devono garantire alla Regione: dal 20% si passa al 13%. Dure le reazioni in merito da parte dei deputati del M5s che affermano: "Una vergogna, come sempre la maggioranza ha deciso a spese dei siciliani, cedendo a pressioni politiche esterne riduce l'introito dovuto alla Regione ed ai comuni ed aumenta, come ad esempio nel comma successivo, le tasse sullo start up delle imprese. Della serie, regali per le multinazionali e tasse per i siciliani”.
Approvata anche la richiesta di aumentare di 20 milioni di euro lo stanziamento alle province siciliane per il personale, i servizi socio assistenziali e il diritto allo studio, ed è passata anche la norma che prevede che la Regione possa accendere un mutuo di 90 milioni di euro per finanziare parte delle spese d'investimento di comuni e Province.
(Foto dal sito ilgiornaledilisa.it)
Katia Portovenero