Politica
Finanziari Ter: da rivedere alcuni articoli, mancano ancora 66 milioni di euro
PALERMO, 30 LUGLIO 2014 - Articolato il lavoro dell’Ars sulla Finanziaria Ter, nella seduta di ieri è emerso che mancano ancora 66 milioni di euro, per portare avanti la manovra daoltre 500 milioni. Per questo motivo si è deciso di approvare gli articoli che non prevedevano spesa e rimandare ad oggi la discussione sugli altri. Al centro del dibattito c’è l’articolo 32 della legge, il punto cardine della manovra in cui si stabiliscono le coperture finanziarie, cioè da dove dovranno essere presi i soldi che servono.
Questo articolo è stato riscritto dal governo Crocetta e presentato stamattina in Aula. La situazione sembra essere un po’ rientrata nei limiti ma mancano ancora 7 milioni di euro, e quindi è necessario tagliare da qualche spesa. Per capire questo alcuni parlamentari, tra cui Nino Dina, presidente della commissione Bilancio, hanno chiesto di sospendere la seduta di stamattina.
L'assessore all'Economia Roberto Agnello, in merito alla riscrittura dell’articolo 32, ha commentato: "Come ha spiegato ieri il presidente, nella nottata abbiamo fatto una riscrittura dell’articolo 32. L’utilizzo di risorse esterne per circa 50 milioni comporterebbe un ulteriore taglio di 7 milioni pari a circa il 10 per cento su alcuni articoli che dobbiamo ancora discutere. Sui forestali il taglio sarebbe molto minore e non comporterà alcun problema. La riscrittura fatta con gli uffici comporta una maggiore garanzia sulla copertura dell’articolo 32. Presto la illustreremo in modo dettagliato".[MORE]
Ma l’articolo 32 non è l’unico ad aver alimentato il dibattito all’Ars. Incerta anche l’approvazione dell’articolo 27, la mini tabella H, che prevede finanziamenti a diversi enti. È stata rimandata ad oggi anche la discussione sull’articolo 24, sul 12 (forestali) e tutti gli altri che prevedono una spesa (16, 18, 19, 20, 21, 22).
La seduta dovrebbe riprendere a momenti, un’ora fa, al momento del voto sugli emendamenti, in Aula non era presente il numero legale e quindi il presidente, Giovanni Ardizzone, aveva rimandato di un’ora l’assemblea.
Michela Franzone