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Film anti-Islam, aumenta la taglia su Salman Rushdie

TEHERAN, 16 SETTEMBRE 2012- A distanza di quasi venticinque anni, Salman Rushdie torna nel mirino della fondazione islamica iraniana che nel 1988 offrì per la prima volta una taglia sulla sua testa; da oggi, infatti, il premio per chi ucciderà lo scrittore indiano autore di quei " Versi satanici" che suscitarono tanto scalpore, ammonterà a ben 3,3 milioni di dollari.


Il film che in questi giorni è riuscito a mettere a ferro e a fuoco l'intero mondo musulmano, con proteste e morti in quasi tutti i continenti, non sarebbe mai stato concepito qualora la condanna decretata anni fa dall'Ayatollah Khomeini fosse stata eseguita; la pensa così Hassan Sanei, capo della Fondazione 15 Khordad, che identifica in Rushdie il capo espriatorio di qualunque campagna denigratoria nei confronti della regione islamica.[MORE]


Secondo l'iraniano, insomma, la morte del romanziere sarebbe un segnale forte per l'Occidente, l'unico in grado di porre fine a ogni tipo di satira sul Profeta Maometto; in un comunicato stampa, l' ayatollah Sanei incita quindi tutti i fedeli ad affrettarsi ad obbedire allo storico ordine del suo predecessore, per il bene di tutta la comunità.


Il caso legato ai "Versi satanici" ha già portato in passato alla morte del traduttore giapponese dell'opera, Hitoshi Igari, ucciso da emissari del regime iraniano, e al ferimento del traduttore italiano e dell'editore norvegese del libro.

(nella foto: Salman Rushdie, immagine da www.multiplayer.it)

Simona Peluso