Estero

Filippine, arrestato ambasciatore italiano per traffico di minori

 MANILA, 7 APRILE 2014 – La polizia delle Filippine ha presentato una denuncia per traffico di minori e pedofilia nei confronti di un diplomatico italiano, in vacanza in una località a sud di Manila, in compagnia di tre ragazzini. La polizia ha fatto sapere alle agenzie di stampa che l'uomo, Daniele Bosio, è stato arrestato nella giornata di ieri, domenica 6 aprile, in un resort della provincia di Laguna. L'arresto è avvenuto quando alcuni membri di una associazione che protegge i diritti dei bambini ha allertato la polizia.

Il 46enne Bosio è l'ambasciatore italiano in Turkmenistan. Gli attivisti del gruppo Bahay Tuluyan hanno subito compreso che Bosio non aveva alcuna parentela con i tre ragazzini, e hanno quindi lanciato l'allarme. Solo in un secondo momento hanno saputo che si trattava di un diplomatico. L'arresto è stato confermato dal ministero degli esteri italiano.

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Bosio ha subito negato le accuse di abuso sui minori. Si è giustificato dicendo che i bambini al villaggio si erano avvicinati, e lui aveva solo intenzione di aiutarli. Dice di aver incontrato i tre bambini – di 9, 10 e 12 anni – per le strade di Manila e di averli accolti temporaneamente nel villaggio dove alloggiava. Secondo le leggi vigenti nelle Filippine, qualsiasi adulto che viene visto in giro in compagnia di una persona con cui abbia una differenza di età di almeno 10 anni – e che non vi sia parentela tra i due – può essere segnalato alla polizia.

Le accuse a Bosio sono anche di traffico di bambini: una legge del 2003 vieta il “reclutamento, trasporto, trasferimento, o l'ospitare o l'accogliere persone con o senza il consenso o la conoscenza della vittima, all'interno o attraverso i confini nazionali”.

Foto: aljazeera.com

Dino Buonaiuto