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Fifa, il giorno delle elezioni. Platini: «È tempo di cambiare»
ZURIGO, 29 MAGGIO 2015 – Una giornata che si annuncia storica per il mondo del calcio, con l’elezione del nuovo presidente della Fifa, la federazione calcistica internazionale, dopo gli ultimi scandali sollevati da un’inchiesta americana, che, lo scorso 27 maggio, ha condotto all’arresto (da parte della polizia di Zurigo, su mandato degli Stati Uniti, con richiesta di estradizione) di sette funzionari della Federazione, accusati di corruzione.[MORE]
La “partita alle urne” è in programma oggi pomeriggio, al Fifa House di Zurigo, dove si ritroveranno per il voto i 209 delegati delle 209 Federcalcio aderenti appunto alla massima organizzazione calcistica mondiale. In campo, tra i favoriti, lo svizzero Joseph Blatter (79 anni), al suo quinto mandato (è a capo della federazione dal 1998), appoggiato dalla Confederazione africana e da quella asiatica, in competizione con il principe giordano Ali bin Al-Husayn, terzogenito di Re Hussein di Giordania - dalla sua parte, l’Europa, Usa e Canada.
«Voteremo per il principe giordano Alì bin al-Hussein», ha annunciato in conferenza stampa il presidente Uefa Michel Platini, «disgustato» per la bufera che si è abbattuta nel settore: l’ex numero 10 juventino aveva chiesto a Blatter di dimettersi «per il bene del calcio». In risposta, «Ora è tardi». «Faccio appello a tutte le federazioni mondiali - ha aggiunto Platini - e chiedo di votare per il principe Alì. L'Europa farà così. È importante che anche altri Paesi si rendano conto che è tempo di cambiare».
Sembra adeguarsi a tali valutazioni il presidente federale italiano Carlo Tavecchio, che ha commentato: «Dopo i fatti successi che hanno turbato gran parte del mondo sportivo, non possiamo non considerare le valutazioni del presidente Platini».
Di contro, il presidente uscente, detto Sepp, sostenuto particolarmente dal presidente russo Vladimir Putin, ha precisato: «So che molte persone mi ritengono in fin dei conti il responsabile dei problemi, che si tratti di corruzione o attribuzione dei Mondiali. Ma quelli che vogliono imbrogliare lo fanno in silenzio, di nascosto e non posso vedere tutto. Tocca però a me fare attenzione alla reputazione del calcio».
Domenico Carelli
(Foto: soccernews.nl)