Economia

Fiat Melfi, Monti agl'operai: ''Qui svolta che vorrei per l'Italia''

MELFI (POTENZA), 21 DICEMBRE 2012 – “Grazie per questa scommessa sull'Italia. Si tratta di un passo ulteriore di avvicinamento di Fiat all'Italia in momento in cui molti stavano perdendo fiducia sull'Italia come luogo di produzione, l'investimento a Melfi deve essere il primo passo verso il punto e a capo”, queste sono le parole che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha rivolto ai vertici della Fiat presenti presso lo stabilimento di Melfi.

Monti, ha anche aggiunto che, “Oggi vince l'Italia che sa rimboccarsi le maniche e quello che è accaduto qui, è emblematico della svolta possibile in Italia, questo è il percorso che immagino e vorrei per il nostro Paese. Sarebbe irresponsabile dissipare i tanti sacrifici che gli italiani si sono assunti e dover ricominciare per credere di ottenere consenso nel breve periodo dagli italiani”.

Il Premier, poi, ha sottolineato, “Quando tredici mesi fa ci è stata affidata dal Capo dello Stato e dai partiti che in Parlamento ci hanno sostenuto la responsabilità di rimettere in carreggiata l'Italia eravamo consapevoli che ci sarebbero stati diversi sacrifici da chiedere agli italiani. L'Italia aveva la febbre, anche alta, e non si poteva curare con una semplice aspirina, aveva bisogno di una medicina che non curasse solo gli effetti esteriori o alleviasse soltanto i sintomi. Una medicina amara, non facile da digerire, ma assolutamente necessaria, per andare a fondo ed estirpare la malattia”. [MORE]

Per questo, ha proseguito Monti, “Non si può riformare un Paese senza accelerare un'evoluzione delle mentalità, perché così facendo si riacquista una speranza di crescita e di fiducia in se stessi. Siamo solo all'inizio e occorrerà migliorare giorno dopo giorno. Dopo il tempo della semina arriva anche il tempo del raccolto. L'Italia sta ricostruendo in sé gli anticorpi giusti e quindi diventa più sana e diventerà più forte. Il linguaggio della verità è essenziale”.

Sulla visita del primo Ministro, Marchionne ha detto, “E' una giornata importante, molto importante. Il governo, in 12 mesi ha fatto cose ammirevoli”. L’ad Fiat ha affermato di essere "riconoscente nei confronti del premier, che, con la sua agenda, ha dimostrato coraggio e lungimiranza. Mi auguro che chiunque avrà la responsabilità di gestire il paese prosegua sulla stessa strada avviata”.

In riferimento allo stabilimento di Melfi, Marchionne ha puntualizzato che "il primo atto di un piano coraggioso, annunciato il 30 ottobre scorso. Siamo qui perché intendiamo fare la nostra parte per l'Italia, vogliamo contribuire alla costruzione di un domani che sia all'altezza delle nostre aspettative di crescita industriale, sociale e civile. A Melfi Fiat produrrà i due mini Suv con un investimento sull'impianto pari a 1 mld. Fiat è un'azienda sana e forte, chiuderà il 2012 con un utile della gestione ordinaria di circa 3,8 miliardi e un utile netto sopra 1,2 miliardi".

Tuttavia, non sono mancate le polemiche. In particolare, davanti allo stabilimento un presidio della Fiom in polemica con l'azienda. “Noi non partecipiamo all'incontro per la presentazione del piano industriale . Né siamo stati invitati né ci teniamo ad esserci, con l'azienda ci sono questioni ancora sospese come i tre lavoratori di Melfi non ancora reintegrati e come il mancato riconoscimento delle relazioni alla Fiom”, questa la posizione del segretario lucano della Fiom, Emanuele De Nicola.

(fonte: Adnkronos. Fotogramma: Il Sole 24 ore)

Rosy Merola