Economia

Fiat, Landini (Fiom): "Subito 2 ore di sciopero. Non è escluso uno generale"

TORINO, 22 NOVEMBRE 2011- Come era facile intuire, a seguito della nota del Lingotto in cui viene comunicata la decisione di Fiat di disdettare i contratti nazionali, dal primo di gennaio, la tensione tra le parti sociali è sempre più alta. Per il neo ministro del Lavoro, Elsa Fornero, "La disdetta dei contratti da parte di Fiat è una questione delicata che va trattata con grande attenzione".[MORE]

La reazione più forte viene dalla sigla sindacale Fiom, che pensa ad uno sciopero di due ore da impiegare per assemblee informative entro il 29 novembre. Per il leader della Fiom Maurizio Landini, "Non è escluso neppure ''uno sciopero generale dell'intera categoria". Continua Landini, "Il tentativo di Fiat di poter pensare di cancellare la rappresentanza sindacale di Fiom e Cgil è gravissimo, inaccettabile e poco realistico. Il fatto è grave e non si cancellerà solo il contratto nazionale di lavoro ma si sopprimeranno anche le libertà e i diritti deilavoratori".

Secondo il leader della Fiom, "Fim e Uilm riflettano attentamente perché diventare corresponsabili ad una decisione di uscire dal contratto è uno strappo decisivo nella storia delle relazioni industriali". Poi Landini, rivolgendosi al nuovo esecutivo sostiene che, "avra' ora la possibilità, concretamente, di testare le possibilita' di crescita del Paese. Perche' cancellare le liberta' sindacali e i diritti dei lavoratori e' l'esatto contrario della coesione sociale richiamata dal nuovo esecutivo. Se il nuovo governo ha qualcosa da dire, di diverso da quello vecchio, lo faccia ora perchè il tempo delle ipocrisie e' finito".

Replica a Landini da parte del segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, che afferma, "La legge é uguale per tutti, anche per la Fiom. Il segretario Landini deve rispettare l'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori che assegna la rappresentatività ai sindacati firmatari degli accordi. Quell'articolo 19 é stato sottoposto a referendum popolare ed é stato votato. Lo sappiamo che non gli fa comodo, ma Landini rispetti la volontà popolare".

In una nota, Angeletti, il segretario generale della Uil, "La disdetta degli accordi da parte della Fiat é una decisione coerente con la scelta di dar vita ad un nuovo contratto che rilanci l'industria dell'auto nel nostro Paese. Bisogna avviare subito un tavolo negoziale che si ponga questo obiettivo, puntando sulla crescita salariale e sulla produttività. Queste sono le due condizioni di partenza per restituire competitività al settore, consolidare gli stabilimenti italiani e aumentare l'occupazione".

Continua Angeletti, "In questo quadro, tutti i sindacati devono assumersi la responsabilità di offrire ai lavoratori della Fiat una prospettiva di sviluppo. Non é accettabile, dunque, che la Fiom operi in una condizione di privilegio in cui, da un lato, non si assume alcun impegno contrattuale e, dall'altro, pretende di avere mani libere, violando così la legge e, in particolare, lo Statuto dei diritti dei lavoratori".

(Fonte: Ansa, Adnkronos, Il Sole 24ore)

Rosy Merola