Fi, dopo le regionali è guerra aperta. Fitto: «Azzerare le nomine». Toti: «Tu dirigente da anni»
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MILANO, 24 NOVEMBRE 2014 - Alla resa dei conti, si sa, in politica contano sempre i numeri, ovvero i voti, e all’indomani delle elezioni regionali andate in scena in Emilia Romagna ed in Calabria, Forza Italia è costretta a registrare l’ennesimo insuccesso. Una sconfitta, che seppur messa in conto, non è stata di certo gradita dalle diverse “anime” che in questo momento sono presenti in seno al partito.
Lo scontro che si sta, infatti, consumando da mesi all’interno di Forza Italia è oramai chiaro. A darsi battaglia vi sono i cosiddetti “vecchi”, tra i quali l’ex tesoriere Maurizio Bianconi, che soltanto nella giornata di ieri attaccava pubblicamente il leader Silvio Berlusconi, l’ala dei “lealisti”, ovvero i fedelissimi all’ex Cavaliere, come Giovanni Toti, Renato Brunetta, Daniela Santanchè, i pro-Renzi, come Gianni Letta e Denis Verdini, ed infine l’ala che fa riferimento a Raffaele Fitto, come Saverio Romano, Mara Carfagna e Daniele Capezzone.
Quest’oggi, preso atto dell’insuccesso scaturito dalle urne, Raffaele Fitto è tornato ad attaccare, in maniera più o meno velata, la leadership di Berlusconi: «Un risultato drammatico per Forza Italia – ha affermato – il minimo è azzerare tutte le nomine, per dare il via a una fase di rinnovamento. Basta con le nomine, basta con i gruppi autoreferenziali che hanno determinato in questi mesi una politica e una comunicazione inefficaci e prive di qualunque credibilità, bocciate senza appello dai nostri elettori. E soprattutto - ha continuato Fitto - basta con una linea politica incomprensibile, ambigua, che oscilla tra l'appiattimento assoluto verso il governo nei giorni pari, e gli insulti al governo nei giorni dispari. Serve un'opposizione che sfidi il governo in positivo predisponendo e organizzando una chiara alternativa. Forza Italia deve letteralmente rifondarsi».
Alle critiche di Raffaele Fitto ha risposto prontamente, il "lealista" Giovanni Toti: «Fitto - è la replica del consigliere politico di Fi - solleva una riflessione legittima però è anche lui un dirigente di questo partito, fa parte della direzione e del comitato di presidenza. In quell'organismo ci interrogheremo, ma non mi sembra il momento, da parte di chi è un autorevole dirigente del partito, di puntare il dito contro qualcuno».[MORE]
Insomma, in Forza Italia le opinioni tra le varie componenti sembrano parecchio diverse.
(Immagine da quotidiano.net)
Giovanni Maria Elia