Festività accorpate per risanare l'economia: duro colpo in vista per l'Italia "vacanziera"
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ROMA, 12 AGOSTO 2011 La manovra finanziaria aggiuntiva approvata nel corso della serata dal governo, si preannuncia non indolore per le tasche degli italiani. Ma vi sono anche elementi che, pur non incidendo direttamente sul portafogli, potranno influire in negativo sulla già provata “psiche” della popolazione. Perchè si tratta di misure che andranno ad intaccare abitudini ben consolidate di molti connazionali. [MORE]
La manovra prevede infatti una rielaborazione “creativa “ delle festività esistenti, o almeno di quelle laiche visto che per quelle religiose vi sono accordi concordatari con la Chiesa che non possono essere disattesi.
Il ministro dell'Economia Tremonti ha parlato della realizzazione di “un accorpamento sulla domenica delle festivita' laiche, sul modello europeo''. Il che dovrebbe stare a significare (con libera traduzione dal politichese del ministro) che le festività non religiose si celebrerebbero tutte indistintamente il lunedì della settimana antecedente o successiva alla data in cui sarebbero cadute secondo calendario.
In attesa di chiarimenti del governo su tempi e modi di attuazione di questa misura, già il settore turistico è in fermento per le gravi ripercussioni che ne avrebbe l’”industria” legata alle vacanze, dalle agenzie di viaggi agli albergatori ai ristoratori.
Tremonti è comunque convinto che a parte problemi di natura a suo dire marginale, il PIL (Prodotto Interno Lordo) della nazione risentirà positivamente di questa innovazione. La misura infatti impedirebbe l’attuazione di quei “ponti” tra una festività e l’altra, che sono un po’ la passione nazionale. Passione che rischia di essere messa a dura prova, vista la prospettiva ormai concreta di essere "immolata" sull'altare della produttività.
Raffaele Basile