Festival dell'Oriente, arti e atmosfere esotiche "ormeggiate" sulla costa toscana
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Carrara, 2 Novembre 2014 - “In giro per il mondo – come il nome di questa rubrica – lo si può essere anche senza varcare i confini patri. ll festival dell’Oriente, che si sta tenendo in questi giorni a Marina di Massa Carrara, è una di quelle occasioni in cui il mondo te lo puoi visitare in un paio di migliaia di metri quadri.
Magari un orientale per natali e cultura potrebbe rimanere un po’ spaesato da questo tipo di kermesse e le sue atmosfere tutt’altro che lente e rarefatte, come l’immaginario dell’Oriente tutto ascesi e misticismo vorrebbe.
Nei padiglioni del Festival (iniziato venerdì 31 e che chiuderà i battenti proprio questa sera), c’è un concentrato di culture, discipline, etnie, odori, colori , tali da trasportare il visitatore in un’atmosfera vagamente ubriacante e forse un po’ irreale.[MORE]
Le sonorità del cerimoniale dei guerrieri indiani vanno a sfumare nel riecheggiare dei giganteschi gong del padiglione attiguo, mentre in lontananza si può sentire la musica di un trascinante ballo srilankese. Il profumo di incensi va a mescolarsi al sentore di canfora ( di cui sono cosparsi gli atleti delle discipline marziali, per le quali in uno dei padiglioni si sono celebrate diverse gare di portata internazionale) , al profumo dolciastro delle spezie e agli aromi dei differenti ristoranti etnici presenti alla manifestazione.
Oltre 400 gli eventi susseguitisi in questi giorni, che hanno visto sofisticati vestitori di Kimomo alternarsi a contorsionisti vietnamiti, esperti di Origami cedere il passo a esperti di cerimonie del the, mentre solo qualche minuto prima si poteva magari avere la sorte incrociare i figuranti di un matrimonio in stile Bolywood.
E poi ancora, stand con amoie dimostrazioni su discipline yogiche, di medicina olistica, meditazione, massaggi, terapie ayurvediche , reiki, shiatsu, rebirthing.
Qualcuno ha finanche preso con troppo impegno le varie performance. Si sono infatti verificati parecchi casi di lussazioni, distorsioni, fratture, specie tra i gareggianti delle arti marziali. Addirittura gli interventi del 118 sono stati una ventina. A ricordare che la tradizione dell’Oriente non è fatta solo di meditazione statica di yogi e brahamini, bensì anche di ardite e millenarie tecniche di combattimento.
testo e foto di Raffaele Basile