Cultura e Spettacolo
Festival d’Autunno, un resoconto positivo per la XVI edizione
CATANZARO 24 NOVEMBRE - Da sempre la storia del Festival d’Autunno è raccontata dai grandi interpreti, dal grande interesse e dall’entusiasmo che suscita anno dopo anno. Una continua evoluzione e un crescente successo che lo elevano a punto focale della cultura calabrese. La XVI edizione appena terminata ha messo in evidenza l’impegno costante di perseguire obiettivi sempre maggiori che lo pongono al centro dell’attenzione dei media nazionali e regionali, oltre che del pubblico sempre più attento ed eterogeneo.
Una soddisfazione che il direttore artistico Antonietta Santacroce ha espresso nella conferenza stampa tenutasi questa mattina nella Biblioteca Comunale “De Nobili” di Catanzaro alla presenza di Maria Francesca Corigliano, Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Ivan Cardamone, Assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Daniele Rossi, Presidente della Camera di Commercio
«Quello di questa edizione è stato un programma ambizioso e di altissima livello culturale - ha dichiarato Antonietta Santacroce – che ha avuto riflessi positivi in termini di gradimento del pubblico ma anche degli addetti ai lavori. Una affermazione riscontrata non solo nella sezione dedicata ai concerti ma anche in quella degli eventi culturali con i quali abbiamo voluto sottolineare problematiche attuali come l’accoglienza e l’immigrazione dando voce, alle persone che hanno vissuto da protagonisti queste esperienze, raccontate e sottolineate da documentari originali appositamente realizzati per ogni evento. Le masterclass infine hanno offerto ai musicisti e agli appassionati l’opportunità di confrontarsi con personaggi che hanno fatto la storia della musica brasiliana(Toquinho) e italiana (Cammariere). Il Festival d’Autunno – ha concluso – ogni anno rappresenta per la nostra regione un importante appuntamento culturale e la partnership con Italia Festival di diritto lo inserisce tra gli eventi nazionali di maggior caratura».
L’ALMA BRASILEIRA
Un cartellone interamente dedicato all’Alma Brasileira, alla sua musica e all’influenza avuta sui nostri artisti e sul loro modo di reinterpretarla. L’anteprima di EfeitoBrasil Trio ha aperto idealmente le porte del paese più musicale del mondo con un repertorio infinito di suoni ed emozioni. Una lezione-concerto in cui è stato tracciata da Giovanni Guaccero, uno dei più importanti studiosi della musica brasiliana in Italia, l’evoluzione musicale dall’antico choro, al samba, alla recente bossanova, dei quali ha illustrato le caratteristiche salienti, le diversità, con frequenti riferimenti anche alla letteratura di quel Paese. Insomma un concerto di grande suggestione, con i brani più belli della musica carioca, che ha sintetizzato quell’Alma Brasileira che si sarebbe successivamente dispiegata negli altri concerti in cartellone. Loredana Berté, Toquinho, Sergio Cammariere e Stefano Bollani nei loro concerti, attraverso la loro personale reinterpretazione, hanno trasmesso l’intensità, l’energia e la sensualità della Musica Popular Brasileira.
LOREDANA BERTE’, SERGIO CAMMARIERE E STEFANO BOLLANI
In un concerto sold out Loredana Bertè ha confermato quanto lo scettro di regina del rock italiano le spetti di diritto e, al tempo stesso, quanto il suo amore per la musica brasiliana abbia un notevole ascendente su di lei. L’energia e l’intensità interpretativa dei suoi più grandi successi sono stati salutati calorosamente dal pubblico che più volte le ha tributato lunghe standing ovation. Stesso amore ricevuto da Sergio Cammariere che gli amici del Festival hanno conosciuto sia sotto l’aspetto personale, nella masterclass applauditissima al Museo del Rock di Catanzaro, che in concerto quando ai suoi brani più conosciuti ha aggiunto inattese incursioni rock, oltre a brani classici brasiliani. Que bom, il nuovo progetto di Stefano Bollani è stata la perfetta conclusione del Festival. Da anni interessato alla musica brasiliana e alle evoluzioni che essa sta subendo. Istrionico come sempre accade durante i suoi concerti, Bollani ha proposto una line-up innovativa con due percussioni, il contrabbasso e il pianoforte “trattato” come uno strumento percussivo, alternando l’esecuzione virtuosistica sulla tastiera a quella percussiva sulle code stesse del gran coda. E dopo tanto ritmo, il Bollani che non ti aspetti, quello che con intonazione perfetta canta una struggente La nebbia a Napoli.
TOQUINHO
Un capitolo a parte merita Toquinho. Da sempre apprezzato autore, la sua presenza ha messo in luce gli aspetti che solo un vero artista possiede. Eleganza nel raccontare la storia della musica brasiliana, vissuta sempre da protagonista, grande tecnica chitarristica evidenziata da strabilianti assolo virtuosistici e grande disponibilità nel concedersi al pubblico sia durante l’attesa masterclass che il concerto
GLI EVENTI CULTURALI. BRASILE-CALABRIA: TERRE DI EMIGRAZIONE E DI ACCOGLIENZA
Accanto a questi eventi grande interesse hanno suscitato gli eventi culturali. Cinque appuntamenti su accoglienza e multiculturalità , fenomeni comuni all’Italia e al Brasile. “Medici in prima linea”, Numeriuomini e “Vita da SPRAR”, si sono soffermati sulle storie degli immigrati e della loro integrazione nella società. Momenti di riflessione, approfondimento e di autentica commozione vissuta attraverso i filmati originali, prodotti dal Festival, che hanno inteso dare un riscontro immediato e visivo, alle situazioni raccontate, diversamente molto difficili da descrivere. La multiculturalità è stata evidenziata anche dallo storico Oreste Sergi Pirrò nell’incontro “Il centro storico si racconta” sui luoghi di Catanzaro, che nel Duecento accolsero greci, latini, ebrei dando origine a “la città trilingue” per la coesistenza pacifica di etnie così diverse. Il concerto del Singing Cluster coro ha chiuso questa sezione, eseguendo un mix di brani brasiliani, africani, americani, spagnoli tedeschi, spaziando dal 500 a oggi, per dimostrare che la musica è il mezzo più efficace per rendere i popoli uniti superando le differenze sociali , religiose, civili.
FESTIVAL D’AUTUNNO OFF
Il Festival d’Autunno non finisce qui. Festival d’Autunno Off – Il Festival dopo il Festival è una ulteriore novità presentata da Antonietta Santacroce. E’ la volontà di continuare a trattare temi di grande attualità, propri del dibattito nazionale con cadenza periodica per tutto l’anno, sino alla presentazione della prossima edizione, del festival, contribuendo ulteriormente a vivacizzare il dibattito culturale calabrese. Il primo appuntamento dal titolo “Dove va la scuola oggi…” ha riscosso ottimi consensi per i problemi affrontati: il mondo dell’istruzione visto da l punto di vista di docenti, dirigenti, sindacati, studenti, ufficio scolastico regionale, governo. Il successivo si terrà invece nel Museo Marca venerdì 14 dicembre alle ore 18,00.
LE DICHIARAZIONI DEGLI OSPITI
Di grande supporto le dichiarazioni degli ospiti al lavoro fin qui svolto da Antonietta Santacroce è alle finalità raggiunte da Festival d’Autunno. «Il Festival è una delle risorse culturali più importanti della nostra regione – ha commentato Maria Francesca Corigliano – perche’ oltre a una stagione musicale di grande rilievo ha saputo associare eventi in cui si è parlato di accoglienza. E si è occupato di formazione musicale con uno sguardo attento ai giovani musicisti, con le masterclass».
«Da sempre – ha dichiarato Daniele Rossi - siamo vicini al Festival d’Autunno, e lo saremo anche in seguito perché non possiamo non essere vicini a importanti rassegne come questa di Antonietta Santacroce che mi sento di ringraziare pubblicamente per la passione con cui segue questa sua creatura e per le ricadute di cui beneficia il tessuto economico della nostra città».
«Il riconoscimento della istituzionalizzazione del Festival d’Autunno da parte del Comune di Catanzaro – ha concluso Ivan Cardamone - era un atto dovuto. Questa è una rassegna che oltre a dare un forte impulso culturale all’intera città e alla regione riesce a mettere in mostra i luoghi di Catanzaro esaltandone la storia e la bellezza. Sicuramente un esempio da seguire».