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Festa della Liberazione, Mattarella: "E' sempre tempo di Resistenza"

VARALLO (VC), 25 APRILE 2016 - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo aver depositato la corona d'alloro sull'Altare della Patria, a Roma, in piazza Venezia, si è recato a Varallo Sesia, in provincia di Vercelli. Davanti le mura del cimitero di Varallo, prima zona partigiana liberata dal nazifascismo nel giugno del 1944, Mattarella ha reso omaggio ai partigiani fucilati per poi recarsi presso il Teatro Civico dove ha tenuto il discorso ufficiale per il settantunesimo anniversario della Liberazione.

Ad accogliere la più alta carica dello Stato, prima della diretta tv, il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, le associazioni partigiane e i sindaci delle zone limitrofe. Dopo l'intonazione dell'inno d'Italia da parte del coro, il primo cittadino di Varallo Eraldo Botta, ha introdotto l'intervento del dodicesimo Presidente della Repubblica italiana. 

"Un saluto particolare ai bambini e ai ragazzi che sono qui con noi oggi: è soprattutto loro questo giorno di festa che sono lieto di celebrare per tutta l’Italia, qui in questa città e in questa splendida valle. La festa della Libertà, la festa della Liberazione. Del giorno che vide Sandro Pertini annunciare, da Radio Milano Libera, la fine della guerra, il recupero dell'unità nazionale, l'avvio di un nuovo cammino democratico", ha esordito Mattarella. 

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"La libertà - ha sottolineato il Presidente - è nata qui, su queste montagne, con la prima zona libera, anello di quelle Repubbliche partigiane che hanno segnato la volontà di riscatto del popolo italiano; vere e proprie radici della scelta che il voto del 2 giugno 1946 avrebbe sancito".  Il Capo dello Stato ha così ricordato i settanta anni che ricorrono dal referendum istituzionale nel quale gli italiani, chiamati ad esprimere la loro volontà, scelsero la repubblica alla monarchia. "È sul 25 aprile, su questa data, che si fonda, anzitutto, la nostra Repubblica. È nel percorso arduo ed esigente che va dall'8 settembre 1943 alla Liberazione che troviamo le ragioni della ripresa dell'Italia", ha ricordato il Presidente.

Per Mattarella, però "E' sempre tempo di Resistenza, perché guerre e violenze crudeli si manifestano ai confini d'Europa, in Mediterraneo, in Medio Oriente" e ha aggiunto: "ovunque sia tempo di martirio, di tirannia, di tragedie umanitarie che accompagnano i conflitti, lì vanno affermati i valori della Resistenza". 

Luigi Cacciatori

Immagine da quirinale.it