Cronaca
Festa della donna divisa tra troppe violenze e crisi economica
ROMA, 7 MARZO 2012 – Ultimi preparativi per le varie celebrazioni e i festeggiamenti di quella che è una delle ricorrenze più amate e discusse che ogni anno si festeggia puntualmente l’8 marzo. La Festa della donna. Il bilancio che possiamo fare oggi ad un giorno dalla ricorrenza si divide necessariamente e purtroppo tra la troppa violenza che ancora oggi milioni di donne subiscono in tutto il mondo e la crisi economica che, secondo i dati pubblicati oggi dall’Adoc, produrrà un calo di presenze di circa il 30% nei ristoranti nonostante un calo dei menù del 15% rispetto allo scorso anno. In occasione della festa si illuminerà anche il Colosseo ma quello che si denuncia sono le troppe ombre che ancora avvolgono la condizione della donna. Prendiamo, per un momento, in considerazione il nostro paese senza rivolgere l’attenzione a quegli Stati in cui il sesso femminile fatica a far riconoscere anche solo i diritti fondamentali come la libertà di opinione e espressione. [MORE]Oggi, in Italia, troppe donne sono vittime della violenza consumata, principalmente, in ambiente domestico. Se ne è parlato molto anche negli scorsi giorni causa gli ennesimi omicidi avvenuti in ambito familiare per mano di ex mariti o compagni. Come si parla oggi di quote rosa e retribuzioni. Le donne sono poco rappresentate nelle istituzioni e aziende e per quanto riguarda gli stipendi quelli delle donne dei Paesi dell’Unione Europea sono inferiori del 16,5% rispetto a quelli dei colleghi uomini. Questo quando va bene, ossia quando il lavoro c’è. Perché punto importante della questione è anche questo. In Italia una donna su due non lavora e la percentuale arriva fino al 30% in alcune zone del Sud. Il Ministro del Lavoro, con delega alle Pari Opportunità, Elsa Fornero punta il dito non solo contro le leggi che non favorirebbero il ruolo della donna ma anche contro una “ rappresentazione “ e “ immagine “ della donna troppo indietro nella nostra società, contro quelle “ signorine – oggetto “ in tv di cui sempre e tanto si parla come ha già fatto in precedenza lo stesso Ministro in occasione dello sfogo sul tatuaggio della farfallina messo in bella mostra da Belen Rodriguez durante l’ultimo Festival di Sanremo. La Fornero torna sugli ultimi fatti di cronaca che vedono protagoniste donne vittime dei loro stessi compagni, mariti, fidanzati o ex più che da sconosciuti facendo eco alle parole pronunciate di recente dall’avvocato matrimonialista Gian Ettore Gassani “ La famiglia uccide più della mafia “. Parole dure, sconcertanti ma che fotografano la realtà di un paese.
Parlare del lato più spensierato della festa diventa difficile se si pensa a quanto detto finora e se si aggiungono i dati che vengono presentati oggi e che prevedono un calo delle presenze nei ristoranti come già anticipato sopra. Il 30% in meno di donne che si siederanno al tavolo di un locale per festeggiare nonostante un ribasso dei menu del 15% rispetto allo scorso anno. Solo il 40% delle italiane deciderà di festeggiare al ristorante contro il 70% del 2011. Il 10% festeggerà con una cena a casa, il 25% andrà al cinema o al teatro presenze che potranno usufruire delle iniziative messe in atto in molte città italiane come ingressi gratuiti a mostre o spettacoli. Sul 30% infine ha prevalso il carovita per cui niente festeggiamenti. Altro settore che risentirà della crisi è quello dei fiori. Meno 15% sono le previsioni di vendita per le tradizionali mimose anche a fronte di un aumento dei prezzi delle stesse di circa il 2% rispetto allo scorso anno. La maggior parte degli italiani che vorrà regalare un mazzetto di questi fiori simbolo della Festa della donna lo acquisterà comunque agli incroci, dai venditori ambulanti, piuttosto che dai fiorai dove i prezzi sono più alti.
Daniela Dragoni