Cronaca

Festa dei Gigli di Barra: tra folklore, tradizioni ed indifferenza

 NAPOLI, 30 SETTEMBRE 2013- Ho sempre trovato difficoltà a raccontare cose che mi stanno a cuore e riuscire a descriverle in modo oggettivo. Quando scrivi del tuo quartiere hai sempre quell'aggettivo o quella sensazione in più da dover tirar fuori, questo perché non abitando in una delle migliori zone della città, vorresti che il lettore osservasse la realtà con i tuoi occhi o con quelli dei ragazzi che ogni giorno lavorano nel volontariato, o di chi fa fatica ad educare a scuola i figli dei boss o con quelli che ogni mattina tra mille difficoltà aprono la serranda del proprio negozio e decidono di non andarsene e di restare qui. Vorresti che si accendessero i riflettori sulle cose belle, sui progetti e sulla fatica di affermarsi in questa porzione di Napoli Est così tanto ad est da non essere manco mai nominata.[MORE]

A volte però quando non ci sta un morto in mezzo, si torna a parlare di Barra, ovvero il quartiere famoso per la Festa dei Gigli.
L'ultima domenica di settembre c'è questa manifestazione di origine pagana che riempe le strade principali di folklore e musica prettamente locale. Per circa tre giorni Barra diventa il fulcro di una cultura popolare quasi unica, in cui tutto si concentra nella “Ballata del Giglio”, ovvero pezzi di legno incastrati che arrivano anche ai 25 metri di altezza. In questa festa ci sono numerosi “comitati” che gareggiano tra loro per il giro più bello o per il vestito più scenografico. Essa è un mix di folklore, modernità, tradizioni e delinquenza. Anche se ciò è risaputo da anni, soltanto due anni fa l'episodio del maestro di festa che baciava il padrino è arrivato nelle cronache nazionali e da allora sui giornali quando si parla della Festa dei Gigli non si può non parlare anche di camorra.

Quest'anno non ci sono stati episodi di grande rilievo, oltre alla notizia dell'arresto di uno spacciatore tra la folla, per il resto i gigli hanno ballato l'intera nottata per le strade principali, negozi aperti fino a tardi e tante luminarie a festa.
Nessuna sparatoria, nessun morto e nessuna rissa. Così la festa quest'anno non è proprio arrivata sui giornali, e non ci sono tracce di pubblicità o promozione neanche sul sito del Comune di Napoli.

Perché non parlarne? Forse perché quando una manifestazione si svolge in completa tranquillità e non succede niente di grave non è degna di essere nemmeno nominata o sponsorizzata?
Bando al Comune che ignora questa festa, i cittadini di Barra si promuovono da soli, organizzando riprese e video dai canali di ogni comitato organizzatore.
Insomma chi fa da sé fa per tre, o in questo caso quello che non fa un'amministrazione comunale lo fa il cittadino.


Nicoletta de Vita