Fantasticherie del cuore
Fermarsi un attimo per pensare!
La guerra più triste e pericolosa che interessa tutto il pianeta si gioca alle spalle di milioni di persone senza grandi clamori, ma con una determinazione ben occultata e senza precedenti. Mi riferisco al tentativo di alcuni grandi poteri economici e culturali di distruggere la figura di Cristo Gesù e di riflesso la Chiesa cattolica apostolica romana. È una guerra sofisticata che l’uomo ha deciso di ingaggiare stordito dal suo potere materiale e scientifico, come se il Creato fosse a sua disposizione per essere ferito, oltraggiato, venduto, inquinato. In queste settimane migliaia di ragazzi hanno protestato a Bruxelles e in tutto il mondo a favore di un ambiente pulito e contro una brutta deriva a cui è stato costretto dall’insipienza umana. Perché non si capisce che la terra sta diventando una bomba ad orologeria? Come mai dinnanzi a dati certi dal punto di vista scientifico si preferisce girarsi dall’altra parte?
L’importante è il vantaggio immediato, sicuro, da monetizzare in fretta, perché tanto per gli svantaggi futuri saranno altri a soffrirne. Un atto pericoloso perché i padri si troveranno ad avvelenare i propri figli ed a distruggere la qualità della vita di intere generazioni. Cosa manca all’uomo? Perché questa ossessione di partire sempre da sé stesso? Nonostante ciò l’infelicità sociale cresce ed anche il progresso civile ed economico, grande dono di Dio, si è ridotto ad una gara tra multinazionali per rafforzare più di altri il loro profitto. Perché allora, spesse volte, non c’è pace con sé stessi? Cosa manca? Il crocifisso che sparisce dai luoghi pubblici è il primo segno di questa guerra potente che sta stravolgendo all’uomo il suo vero punto di riferimento eterno.
Cristo significa comandamenti; beatitudini; vangelo; misericordia; croce; resurrezione; miracoli; passione; missione; risposta ad ogni quesito della terra; tutela dalle tentazioni e da ogni male; relazione costante nel bene che si riflette su ogni opera terrena e su ogni rapporto personale con il prossimo; pace con sé stessi e quindi garanti di una pace sociale quotidiana. Cristo è vera Parola eterna in un mondo dove tutti predicano le verità, l’assoluto, la libertà, mentre fuggono dall’obbedienza verso il Padre, troppo esigente per chiudere gli occhi dinnanzi alle mille nefandezze giornaliere dell’uomo. Cristo è necessario alla salvezza del genere umano, anche se oggi si sta facendo di tutto per dimostrare il contrario, inquinando così la politica, le famiglie, i giovani, l’economia, le relazioni, la stessa Chiesa.
Scrive il teologo del Signore: “Mai l’uomo potrà vivere senza Cristo Gesù. Sarebbe la sua condanna alla morte eterna. Sarebbe l’instaurazione sulla terra del regno del peccato, dell’idolatria, dell’immoralità universale. Si oscurerebbe la coscienza morale perché soffocata nell’ingiustizia. I mali sarebbero eterni”. È come avere un’auto, magari di ultima generazione, senza freni. Ci sarà a quel punto solo da aspettare che la macchina finisca prima o poi la sua corsa disentegrandosi. Un’autocondanna! L’uomo è per la vita e rimarrà tale se non continuerà a pensare che possa tranquillamente sostituirsi a Dio. Bisogna fermarsi un attimo per pensare con mente e cuore puliti.
Leggo ancora dalla nota teologica consultata: “Lentamente si sta scivolando dal soprannaturale al naturale, dal divino all’umano, da Cristo all’uomo, dalla verità all’indifferenza, dalla luce nelle tenebre, dalla grazia al peccato, dall’obbedienza alla trasgressione. Satana sa lavorare bene e le sue trappole sono ben piazzate e nascoste. Gesù ha dinanzi a sé una moltitudine pronta ad acclamarlo re. Potrebbe fare un discorso di convenienza. Ma Lui non è dalla sua volontà e neanche dalla volontà degli uomini. Lui è solo dalla volontà di Dio”. Cristo non tradisce; sfugge a Satana; obbedisce al Padre. Non c’è esagerazione tra queste parole, come potrebbe pensare qualche falso credente acculturato. Non siamo di certo al medioevo. Essere dalla volontà del padre significa essere veramente liberi, senza lacci e prebende accattivanti.
Non ci vuole una grande sapienza per capire che l’uomo non possa essere soltanto un subalterno alle scadenze mensili o uno sciocco vincolato da mille effetti speciali e sentimentalismi sgangherati. L’uomo è un essere straordinario fatto ad immagine e somiglianza di Dio e in Cristo ha la ragione principe della sua vita, nonostante la fuga dalla Parola di molti pseudo-cristiani. Conclude il teologo del Signore: “Molti se ne vanno. Lui resta con una certezza nel cuore. La verità non è con chi se ne va, ma con chi resta. Oggi questa scelta è posta dinanzi ad ogni figlio della Chiesa. Lui deve scegliere se rimanere con Cristo o se abbandonarlo”. Da questa decisione dipenderanno i destini del mondo. Pensiamoci!
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