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BARI, 11/03/20213 - Un lungo drappeggio cupo e polveroso condisce la scena di “Ferdinando” il capolavoro di Annibale Ruccello messo in scena al Teatro Kismet di Bari.[MORE]
Ci troviamo davanti ad un’opera sfrontata che avvolge il pubblico sotto forma di dramma borghese. Siamo nel 1870, in sordina l’Unità d’Italia e il Savoia invasore delle terre borboniche.
I protagonisti, la baronessa borbonica donna Clotilde, la serva ipocondriaca e zitella Gesualda, il prete vizioso e corrotto Don Catello e per ultimo di arrivo Ferdinando, il giovane nipote bello e conteso, si immergono in un continuo gioco di inganni.
Ed è proprio l’inganno a muovere l’intero motore del dramma: tutti desiderano Ferdinando appena arrivato e sono disposti a qualsiasi cosa pur di averlo per sè.
Nella stessa camera da letto si apre e si chiude il sipario, l’unità di luogo esalta la spettacolarità dei dialoghi tra i personaggi coloriti da un linguaggio napoletano e farsesco.
Roberta Lamaddalena