Cronaca

Femminicidio, le dichiarazioni di Grasso: ''Sono solo squallidi assassini''

ROMA – Continuano ad essere all’ordine del giorno, in Italia, i femminicidi e i fenomeni di aggressione ai danni delle donne: sono di questa mattina le notizie riguardanti la morte della quarantaseienne aggredita e data alle fiamme a Lucca nel corso della giornata di ieri, 2 Agosto, e l’omicidio di una cinquantanovenne casertana, uccisa dal compagno reo confesso al temine di una lite. [MORE]

Numerosi i commenti e le dichiarazioni in merito dei protagonisti della scena politica italiana, primo fra tutti il Presidente del Senato, Pietro Grasso, che attraverso un post su Facebook ha dichiarato: "Ieri Caserta, oggi Lucca: negli ultimi mesi ci sono stati decine di casi come questi, donne vittime della violenza di compagni o ex. Da uomo fatico a spiegarmi cosa possa spingere ad usare una tale brutalità, a covare così tanto odio nascondendosi dietro presunti sentimenti quali l’amore, il dolore per una storia che finisce, la disperazione. Niente di tutto questo: spero che non si usino più, raccontando queste storie, termini ambigui e giustificatori come raptus, gelosia, disagio, rifiuto. Sono solo squallidi criminali e schifosi assassini. C’è un grande lavoro da fare, tutti insieme, per sradicare i resti di una cultura maschilista e possessiva che ancora permea la nostra società. Stare insieme è una sfida quotidiana: uomini e donne non si appartengono, si scelgono ogni giorno. Liberamente”.

Sulla vicenda si è espresso anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Lucca e Caserta, due donne uccise da ex compagno e marito. Ma come è possibile che, ancora nel 2016, ci siano vermi che invece di ragionare, discutere e capire, ammazzano e distruggono? Due preghiere per Vania e Rosaria”. Sul social network ha espresso il suo pensiero anche Mara Carfagna, ex ministro pari opportunità e deputato di forza Italia, che ha scritto: “La prevenzione ed i presidi sul territorio sono l'unico strumento per salvare la vita delle donne. Oggi non è un giorno in cui fare polemica ma è la giornata del dolore, dell'amarezza e della riflessione. La tragica morte di Vania Vannucchi, arsa viva, riaccende l'urgenza su un tema, quello del femminicidio, che non può essere mai derubricato come di importanza secondaria. L'unica via per tentare di salvare la vita delle donne è la prevenzione, che può essere fatta solo attraverso i presidi sul territorio. Fondamentale è il lavoro prezioso delle forze dell'ordine ed altrettanto importante è che centri antiviolenza e case rifugio possano continuare a lavorare senza interruzioni e senza lo spettro della chiusura per mancanza fondi. Confidiamo nel lavoro investigativo e nella magistratura affinché al presunto assassino di Vania qualora le accuse venissero confermate, sia data una pena esemplare”.

Ferma e decisa anche Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme del Governo Renzi, che ha dichiarato: "La lotta al femminicidio riguarda tutta la nostra società, tutti noi, uomini e donne. Non possiamo e non vogliamo abituarci a queste tragiche morti".

(foto tuttoggi.info)

Elisa Lepone