Politica
Felpe, camicie ed elezioni
MILANO, 02 DICEMBRE 2014 - L’ubiquo e felpato – non tanto nei toni, s’intende – segretario della Lega Salvini gongola, e a ragione, per il risultato ottenuto alle regionali di qualche giorno fa. Soddisfatto anche il premier, nonché segretario del Partito democratico Renzi, che sottolinea la conquista di tutta la posta in palio, senza fare drammi per l’inequivocabile dato sulla bassa affluenza alle urne.
I due Matteo della politica italiana continuano ad interpretare il loro ruolo sulla scena; in camicia bianca e obamiana l’uno, con felpa in geolocalizzazione l’altro. Non c’è da stupirsi. La politica post ideologica, moderna e mediatizzata, ha bisogno di personaggi. Tutto fumo accusano i critici dal sopracciglio alzato, maestri della comunicazione, invece, secondo gli altri. [MORE]
Sono vere entrambe le posizioni se si parte da una concezione di netta separazione tra politica e comunicazione, o meglio, se la comunicazione viene interpretata come mero strumento utile alla politica e ai suoi leader solo in caso di necessità; elezioni, manifestazioni, etc., per venire in seguito riposto nella cassetta degli attrezzi per la prossima abbisogna.
Al contrario una visione globale del rapporto politica – comunicazione mette in luce l’inutilità di posizioni marcatamente negative, o viceversa entusiastiche rispetto al ruolo dell’una e dell’altra. La comunicazione smette di essere fumo quando coincide con il processo politico. Quando, per tornare ai nostri protagonisti, camicie dal bianco brillante e felpe da tour elettorale diventano bandiere animate da significati più profondi e stratificati. Momenti di una strategia complessa e assunta in modo consapevole da coloro che le indossano. Comunicazione politica non come tattica di breve periodo per conquistare un voto in più degli altri, ma come visione a lungo termine per instaurare un rapporto coi propri potenziali elettori e garantire comunque, pur da un’angolazione di parte e di partito, trasparenza e fiducia.
Un’occasione per il politico di accreditarsi, di più e meglio, presso il suo elettorato acquisito, potenziale o dormiente che sia. Un opportunità per un cittadino-elettore, sempre più sfiduciato, di riavvicinarsi alla politica e alle sue screditate istituzioni.
Felpe e camicie, si sa, possono sempre tornare di moda. Quelli che le vestono, invece, rischiano sempre più di essere dimenticati in attesa della prossima stagione.
Marcello Onéri