Salute
Federfarma, ci diano indicazioni su prezzo e uso mascherine
Federfarma, ci diano indicazioni su prezzo e uso mascherine. Tobia, siano accessibili a tutti, istituzioni impongano ricarico
ROMA 8 APR - "Per evitare sgradevoli episodi di speculazione, abbiamo chiesto alle istituzioni di imporre un margine di ricarico sui lotti di mascherine consegnati alle farmacie. I farmacisti stanno aspettando indicazioni chiare. Bisogna arrivare a un prezzo accessibile per tutti".
Lo ha detto il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia che inoltre sollecita le autorità affinchè forniscano tutte le informazioni necessarie sull'utilizzo delle mascherine. "Chi le deve indossare, quando, quanto dura una mascherina chirurgica, una lavabile, una Ffp2, si possono vendere quelle senza il marchio Ce: su questi argomenti c'è ancora troppa confusione e i farmacisti non riescono a dare risposte precise ai cittadini, per questo servono indicazioni precise dalle amministrazioni", spiega Tobia. E aggiunge che per evitare episodi di accaparramento Federfarma ha anche chiesto di poter 'sconfezionare' le buste da 50 o 100 mascherine in modo da venderle singolarmente. "Questo - dice - evita anche l'acquisto di interi pacchi che poi potrebbero essere venduti al nero dalla criminalità organizzata".
"Noi di Federfarma abbiamo combattuto fin dall'inizio i fenomeni di distorsione del mercato messi in atto da alcune farmacie, pochissime devo dire, che nelle scorse settimane hanno venduto mascherine e disinfettanti a prezzi esorbitanti", afferma il segretario nazionale.
"Contro queste speculazioni in sede penale ci costituiremo parte civile", aggiunge. E spiega che intanto la Federazione si è messa a disposizione per distribuire gratuitamente ai cittadini nelle farmacie le mascherine consegnate dalla Protezione civile.
"Abbiamo anche un numero verde nazionale, 80018952, a cui si possono rivolgere tutti quei pazienti fragili, con cronicità, oncologici, che non possono uscire e hanno bisogno della consegna a casa dei farmaci", continua Tobia. Intanto un accordo è stato siglato con la Croce Rossa, i cui volontari aiuteranno i pazienti a rischio ritirando le ricette dal medico di famiglia, acquisteranno in farmacia i medicinali anticipando le somme e li consegneranno a domicilio.