Cronaca

FBO: La nutrizione dell'anziano: Problemi e proposte "convegno 4 maggio"

CATANZARO, 2 MAGGIO 2013 - La Nutrizione dell'Anziano: Problemi e proposte. E' questo il tema del convengo che si svolgerà a Fondazione Betania Onlus sabato prossimo 4 maggio alle ore 9,30 presso l'Auditorium Pellicanò. L'incontro che vede anche il coinvolgimento dell'Associazione regionale Uneba, nasce dalla necessità di organizzare eventi finalizzati al miglioramento della qualità dell'assistenza all'interno delle strutture residenziali.

Dopo i saluti del presidente di Betania Don Biagio Amato, dell'avv. Fernando Scorza presidente regionale Uneba, del sindaco Sergio Abramo e del dott. Antonio Orlando direttore generale del dipartimento alla salute della Regione Calabria, gli interventi che seguiranno avranno tutti una rilevanza apicale. Il dott. Silvio Borrello Direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute relazionerà sulla ristorazione collettiva, il dr. Vincenzo Capilupi specialista in scienze dell'alimentazione avrà il compito di parlare proprio della nutrizione degli anziani, le dott.sse Valentina De Rose e Daniela Scorpiniti parleranno delle prassi alimentare in alcune strutture per anziani, il dott. Francesco Faragò direttore f.f. del servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell'Asp di Catanzaro, parlerà della sorveglianza alimentare.

Moderatore dell'incontro sarà il prof. Domenico Britti ordinario dell'Università della Magna Graecia. Con questo incontro Betania vuole cambiare l'angolo di visuale dal quale fino ad oggi sono state viste le strutture protette, avvertendo la necessità e l'urgenza di avviare un confronto sereno ma approfondito su un modo completamente nuovo di approcciarsi alle strutture protette per anziani a partire dalle persone che lo abitano, nella maggior parte dei casi, a vita.

“Le norme nazionali e regionali che regolamentano le strutture per persone anziane - afferma il
presidente di Betania don Biagio Amato - fanno riferimento esclusivamente a indicatori che rilevano le caratteristiche
strutturali e burocratico-amministrative. Non esiste alcun indicatore che consideri preminenti i dati esistenziali delle persone anziane che le abitano. Indicatori che rilevino il livello di socialità, di affettività, di partecipazione, di autonomia, di autogestione che la struttura deve poter garantire all’anziano.

Esiste qualche indicatore che, solo in certi casi, rileva la presenza o meno delle piaghe da decubito, dato compatibile con la categoria con cui si leggono tali strutture che è quella di una struttura per persone più o meno ammalate per cui la cifra che accompagna la organizzazione della struttura è, conseguentemente, solo quella sanitaria o socio sanitaria. Da questo convegno – continua don Amato - si vorrebbe guardare alle strutture protette a partire dalla persona anziana, per quello che è come vissuto personale e sociale, culturale e spirituale. L’incontro con il dott. Borrello, nella qualità di Responsabile della Direzione generale del Ministero della salute che si interessa della sicurezza alimentare e della nutrizione, ha permesso di programmare questo primo momento di riflessione, non solo con la Fondazione Betania ma anche con le strutture che sono associate alla Federazione Regionale UNEBA Calabria, a partire da un aspetto decisivo per una persona anziana che è chiamata a vivere per tutto il resto della sua vita in una struttura protetta: la sua nutrizione. Si vuole offrire inoltre agli erogatori privati accreditati che gestiscono strutture protette per anziani una pausa di riflessione, mentre agli amministratori locali e regionali si vuole lanciare una provocazione seria perché sulle strutture protette si apra finalmente un confronto nuovo a partire dalle persone che le debbono abitare.

Al Ministero della Salute, Betania chiederà di accompagnarci a ricercare quelle evidenze scientifiche necessarie per affermare e promuovere la dignità delle persone anziane che sono chiamate a vivere il resto della vita non più nel loro contesto socio-familiare bensì in spazi protetti.

Debbo ringraziare il dott. Borrello perché, appena ha percepito questa nuova visione etico-sociale che Betania ha comunicato già nel primo incontro, ha da subito manifestato la sua personale e professionale disponibilità ad accompagnarci, assieme, possibilmente, ad altri colleghi del Ministero della salute, in questa ricerca di una diversa e migliore qualità della vita delle persone anziane che per tante circostanze personali e familiari sono obbligate a trascorrere il resto della loro esistenza in contesti non
ancora di tipo familiari”.[MORE]