Cronaca
Favignana, catturati i tre uomini evasi nella notte dello scorso venerdì
FAVIGNANA, 2 NOVEMBRE - Nella notte tra venerdì e sabato scorso erano riusciti a segare le sbarre del carcere di massima sicurezza “Giuseppe Barraco” di Favignana e a sparire nel nulla per cinque giorni. All’una di questa notte i tre detenuti evasi, l’ergastolano Adriano Avolese, Massimo Mangione e Giuseppe Scardino, sono stati rintracciati tra gli scogli della spiaggia di Punta Longa a Favignana. I tre stavano armeggiando attorno a una barca e sono stati notati dai carabinieri. Non appena hanno visto i militari si sono lanciati in acqua, ma i carabinieri li hanno seguiti in mare e hanno bloccato Avolese e Scardino. Mangione è stato invece fermato dai militari assieme alla polizia penitenziaria, mentre tentava di scappare nella campagna. I tre fuggiaschi avevano con sé delle borse e non erano armati. Dopo l’arresto è scattata una battuta sull’isola, a caccia del covo e dei complici che avrebbero offerto rifugio ai tre uomini durante questi giorni. [MORE]
I tre si erano calati dalle mura di cinta del carcere con delle lenzuola. Prima avevano legato e imbavagliato un quarto uomo, loro compagno di cella, poi erano riusciti a beffare persino il sistema di videosorveglianza del penitenziario, che si è scoperto pieno di falle. Con tutta probabilità, però, non erano riusciti a lasciare l’isola già nella notte dell’evasione, a causa del mare agitato. Le ricerche incessanti, condotte dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, coordinati dal colonnello Stefano Russo e dalla polizia penitenziaria, erano state serrate ma vane. In molti credevano che ormai i detenuti si trovassero chissà dove, altri sull’isola avevano il timore che si fossero nascosti nelle campagne e da giorni i residenti vivevano in uno stato di paura.
I tre sono dei pregiudicati di grosso calibro. Adriano Avolese, 36 anni, ha a suo carico un ergastolo per avere ucciso un uomo di 24 anni: una vendetta nei confronti del fratello della vittima, che insidiava la moglie. Giuseppe Scardino, 41 anni, deve scontare una pena di oltre 15 anni di reclusione per una serie di rapine violente e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti: reati compiuti tra il 2006 e il 2007. Scardino era stato complice nelle rapine di Massimo Mangione, 37 anni, condannato a 12 e 8 mesi, e con lui aveva sparato all’impazzata nel centro di Scoglitti, ferendo una donna per sfuggire a due poliziotti che l’avevano riconosciuto.
Claudio Canzone
Fonte foto: trapani.gds.it