Cronaca

Fausto Puglisi: uno stile tra antichita' classica e epoca postmoderna

NAPOLI, 02 MAGIO 2014 - Fausto Puglisi, classe 1976, nasce a Messina, si trasferisce giovanissimo negli Stati Uniti D’America , a New York , dove lavora come cameriere nel ristorante Tribeca Grill di Robert de Niro, per proporre le sue creazioni.

Attualmente vive tra Messina, Los Angeles e New York dove incontrerà le prime simpatie del fashion system americano. In brevissimo tempo Fausto Puglisi diviene lo stilista di star , eclettiche e originali, come Madonna, Beyonce, Jennifer Lopez, Britney Spears , Katy Perry e Withney Huston.

Oltreoceano conquista, in Italia,conduttrici televisive quali Ilary Blasi, Alessia Marcuzzi e Federica Panicucci e tra le artiste nostrane la cantante Laura Pausini. Insomma, tutte pazze per il “greedy fashion” che lancia le sue collezioni in modo insolito rispetto ad altri fashion designer. Come? Non organizzando sfilate. Per alimentare la curiosità delle potenziali consumatrici, Puglisi preferisce attirare la loro attenzione semplicemente attraverso i suoi punti vendita e i look book visibili sia sul sito aziendale che su blog di moda. Il successo mediatico, in Italia, è arrivato con la sessantaduesima edizione del festival di Sanremo 2012, la più chiacchierata grazie all’avvenente presenza della showgirl argentina Belen Rodriguez che con le sue gambe lunghe ha incantato milioni di spettatori, indossando le creazioni firmate Fausto Puglisi.

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Durante la seconda serata della kermesse sanremese Belen Rodriguez scendendo le scale del Teatro Ariston, ha mostrato il primo outfit realizzato dallo stilista messinese. Un abito lungo in chiffon, in 3 nuance fluo tra il rosa shocking, il fucsia e l’azzurro, uno spacco inguinale molto ampio e un corpetto con una scollatura a balconcino, nella parte superiore. Il secondo outfit griffato Puglisi è uno splendido vestito bianco lungo in stile impero, anch’esso con uno spacco che lascia intravedere le gambe e una cintura in strass effetto 3d , che valorizza il punto vita.

Lo stile di Fausto Puglisi mescola sapientemente elementi del passato e del presente contaminazione pura tra materiali artificiali e tagli asimmetrici, colori, tradizione e innovazione. Il serbatoio creativo dal quale Puglisi attinge è un mix tra gli anni settanta e novanta : Da Roy Halston a Gianni Versace fino all’era Dolce e Gabbana. Proprio grazie ai due stilisti siciliani, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, il gotha del divismo hollywoodiano viene coinvolto nel progetto “Young designer” di Spiga2, flagship store di D&G a Milano. A questa grande opportunità Fausto Puglisi deve la più grande visibilità a livello internazionale. Tra le mise sanremesi del 2011 emergono altri tre look curati da Puglisi. Il primo è un abito in tulle nero asimmetrico che scopre le gambe sul davanti e lungo nella parte posteriore. Gli altri due abiti da “ Gladiatrice”, uno in azzurro pastello e l’altro in giallo, entrambi decorati con applicazioni metalliche, ricordano molto le corazze greco-romane. Gli stessi modelli sono stati indossati anche dalla più amata fashion editor Anna dello Russo in occasione della sfilata Christian Dior couture autunno – inverno 2011/2012. Nelle creazioni di Puglisi c’è sicuramente molta somiglianza con i lavori dell’allora giovane Gianni Versace, che ha contribuito a gran parte della storia del Made in Italy in termini di qualità e di stile.
In un’intervista per il settimanale femminile Grazia, fatta dalla blogger creativa e fotografa di street style Tamu McPherson , Fausto Puglisi afferma : “ Non credo nel diktat dei designer. Credo nella libertà, penso che ogni uomo e donna dovrebbero sentirsi liberi di vestirsi come vogliono. Come gladiatore della moda forse quello che farei sarebbe combattere contro chi limita la creatività, e la libertà di esprimersi”. I tessuti utilizzati per i suoi abiti sono quelli della tradizione: il crepe, il jersey e la duchesse. Le sue cifre stilistiche sono il color block, solitamente molto accesi e in tonalità pastello, il taglio sbieco, le applicazioni metalliche e i richiami cristallizzati effetto 3d.

Fausto Puglisi non ha un’azienda propria. I capi vengono realizzati dalla Maria Rosa Confezioni di Modena, mentre a Milano lavorano con lui due première di esperienza sartoriale, Maria Angela e Olga. La passione per i vestiti sboccia nei primi anni dell’infanzia di Puglisi, alle elementari, quando dice a tutti che da grande vorrà “essere Gianni Versace, ancora adesso il mio mito assoluto, o Christian Lacroix”, ammette lo stilista messinese. Dopo il liceo classico e due esami a Lettere moderne, il giovane Puglisi vola a New York per poi tornare in Italia realizzando i primi pezzi con il denaro guadagnato nella grande mela, coinvolgendo un laboratorio di Acireale, in Sicilia. Torna negli States e riesce a farsi ricevere da Maxfield di Los Angeles, il tempio della moda di Melrose Place; il fashion designer al proposito dichiara: “ Sono cresciuto con Magnum P.I e Starsky e Hutch ed era esattamente lì che volevo essere”. Gli comprano i primi abiti, incrocia Patti Wilson, costumista di David La Chapelle, ed entra nel giro giusto. La stylist Alice Gentilucci seleziona i suoi capi per servizi fotografici su prestigiosi magazine e voilà , arrivano Dolce e Gabbana e il successo immediato. Dietro allo stilista sta lavorando il manager Marco Pagano, futuro amministratore delegato della SRL, afferma : “ Senza spingere troppo, il marchio è presente in ventidue negozi in Italia e sei all’estero. Il fatturato dell’autunno è di 260.000.00 euro, con utili del 30%, e la stima prudente per la primavera 2012 è stata di 450.000.00 euro, con una previsione per l’intero anno di un milione di euro. Certo, c’è un forte squilibrio fra dimensione dei ricavi e visibilità, ma l’investimento sulle celebrities è rilevante”. “ Non le pago, dice Puglisi, ma i vestiti costano : quello indossato da Belen a Sanremo è stato venduto a 18.000.00 euro a Spiga2, l’ha comprato una bellissima ragazza colombiana che vive a Hong Kong”. Da quest’ultima affermazione s’intuisce bene che, l’intento dello stilista è quello di sfruttare la visibilità delle star e della televisione al fine di rendere riconoscibile la sua identità stilistica.

Il tipo di donna al quale si ispira Puglisi quando disegna i suoi capi è una donna forte, dominatrice, ossessionata dalla sua bellezza, ma allo stesso tempo intelligente e volitiva. Tra i molteplici modelli, versatili e audaci, quello più rappresentativo dello stile Puglisi è stato indossato da Beyonce in occasione della promozione dell’album quattro alla finale di X Factor France a Giugno 2011. “ Mi sono ispirato al film Caligola prodotto da Bob Guccione, dice il couturier siciliano, e mi sono lanciato sulle bretelle tempestate di swaroski azzurri e piastre a forma di monete dell’antica Roma, realizzate a mano da un orafo siciliano e ricamate a Lodi. La sua icona pop preferita è Madonna. “ Madonna è come la coca cola e la statua della libertà, è la star! ” afferma Puglisi in varie interviste. E chi, se non Madonna, poteva indossare il favoloso cappotto nero con bordi in pelliccia, firmato Puglisi, ovviamente subito diventato un must have tra le star di Hollywood.

Non è un caso che sia proprio Madonna, la regina del pop, ad essere la protagonista assoluta non solo per il giovane Puglisi ma anche per Dolce e Gabbana che la scelsero come testimonial per due campagne pubblicitarie; l’una che ha come interprete Madonna che indossa i capi tipici della tradizione siciliana, pubblicata sulle più importanti riviste di moda e l’altra, uno spot che presenta la collezione della linea di occhiali da sole, personalmente disegnata da Madonna in collaborazione con Dolce e Gabbana. MDG è l’acronimo di Madonna, Dolce e Gabbana, nome della prestigiosa fashion partnership.

Trionfo dello stile locale, dunque, per molti dei guru del Made in Italy; tra i primi precursori troviamo Domenico Dolce e Stefano Gabbana che prendono spunto dalla Sicilia proletaria e aulica,in particolare con la lavorazione in pizzo dei tessuti e le collezioni di intimo femminile . Poi ci sono stati Antonio Marras, sardo, che ha fatto della sua cultura d’origine una miniera d’oro e ancora Alessandro dell’Acqua, napoletano, che nelle sue creazioni mette la passione e la sensualità, caratteristiche del temperamento della donna partenopea, ne è un esempio l’icona intramontabile del cinema italiano Sofia Loren.
E infine, tra i giovani emergenti, Fausto Puglisi che con le sue opere d’arte, sexy e iper sartoriali, ha conquistato tutte noi donne!

Alessandra Capasso