Economia
Fattura elettronica per regime forfettario: cosa sapere
Stai per aprire la partita Iva ed intendi avere maggiori informazioni inerenti alla fattura elettronica e al regime forfettario? In questo articolo approfondiremo l'argomento.
Quando si decide di avviare un’attività di impresa oppure di lavoro autonomo sono tanti i dubbi su quanto sia obbligatorio per lavorare in modo professionale. Prima di concordare un appuntamento con un Dottore Commercialista sono numerosi i soggetti che cercano informazioni online.
La scelta del regime fiscale dipende dalla tipologia di attività svolta e dalla struttura del business. In questo articolo parleremo del regime forfettario.
Cos'è il regime forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale che riguarda le persone fisiche che svolgono attività professionali e che quindi sono possessori di partita IVA. Tale tipologia di regime permette di godere sia di semplificazioni fiscali che contabili ed è nata per sostituire il Regime dei Minimi. Questo regime è stato introdotto dalla legge di Stabilità del 2015 190/2014 e rivisto con la legge di Stabilità del 2016 208/2015.
Requisiti per accedere al regime forfettario
Per poter accedere a tale tipo di regime i contribuenti devono rispettare i seguenti requisiti:
- Non aver percepito compensi oppure ricavi superiori a 65.000 euro. Nel caso in cui il contribuente esercita più attività con codici ATECO e quindi ottiene compensi da ognuno di essi, deve comunque rispettare la somma totale di 65.000 euro.
- Non aver sostenuto spese per un valore superiore a 20.000 euro (cifra lorda) per un lavoro dipendente oppure per compensi a collaboratori.
Fattura elettronica per regime forfettario
La fattura elettronica è la versione digitale della precedente fattura cartacea. Essa viene redatta e conservata in appositi software nel formato XML. Ogni singolo movimento effettuato viene registrato sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Dopo averla compilata, la fattura viene inviata al Sistema SDI - Sistema di Interscambio. Per poter procedere con l'invio è necessario il codice destinatario e chi non possiede partita IVA bisogna indicare la PEC.
La fattura elettronica per regime forfettario non è obbligatoria, ma risulta comunque utile averla.
Perché ai regimi forfettari conviene adottare la fatturazione elettronica?
Anche se questo regime comporta numerose agevolazioni e semplificazioni, il professionista potrebbe avere bisogno di servizi indicati che possano supportarlo nella gestione del business. Tali software sono validi soprattutto per chi emette un gran numero di fatture.
Un altro vantaggio è quello di dire addio alle fatture cartacee.
Come compilare la fattura elettronica regime forfettario
Per poter compilare la fattura elettronica a regime forfettario, il professionista deve indicare in fattura i seguenti dati:
- Dati anagrafici del mittente: e quindi nome e cognome, la ragione sociale, l’indirizzo, la partita Iva e il codice unico oppure pec;
- Dati anagrafici del destinatario: e quindi il nome e il cognome oppure la ragione sociale, l’indirizzo, la partita Iva/codice fiscale e il codice destinatario;
- La quantità dei beni o dei servizi venduti;
- Articolo 21 del D.P.R. n° 633/1972;
- Dicitura del bollo da 2 euro: tale bollo è obbligatorio solo per importi superiori al valore di 77,47 euro.
- Contributo INPS 4%