Chiesa e Società

Governoe e Cei: Messe con il popolo dal 18 maggio. Ecco cosa cambia. Scarica Pdf

Fase 2. Messe con il popolo: Ufficiale, Cei dal 18 maggio celebrazioni con il popolo scarica Protocollo d’intesa.Pdf
ROMA, 7 MAG - È stato firmato giovedì 7 maggio, a Palazzo Chigi, il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo.
Il testo giunge a conclusione di un percorso che ha visto la collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno – nello specifico delle articolazioni, il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci – e il Comitato Tecnico-Scientifico.

Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche; l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti; le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti; la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali.

Nel predisporre il testo si è puntato a tenere unite le esigenze di tutela della salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale.

Il Protocollo – firmato dal Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – entrerà in vigore da lunedì 18 maggio 2020.

“Il Protocollo è frutto di una profonda collaborazione e sinergia fra il Governo, il Comitato Tecnico-Scientifico e la CEI, dove ciascuno ha fatto la propria parte con responsabilità”, ha evidenziato il Cardinale Bassetti, ribadendo l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto.

“Le misure di sicurezza previste nel testo – ha sottolineato il Presidente Conte – esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la CEI per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese”.

“Fin dall’inizio abbiamo lavorato per giungere a questo Protocollo – ha concluso il Ministro Lamorgese -: il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre Confessioni religiose”.

CLICCA QUI E SCARICA IL Protocollo per la ripresa delle celebrazioni con il popolo 7 maggio 2020


Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo Per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo, il presente Protocollo ha per oggetto le necessarie misure di sicurezza, a;Li ottemperare con c1Jril nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2. 1.

Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo
Per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo, il presente Protocollo
ha per oggetto le necessarie misure di sicurezza, a;Li ottemperare con c1Jril nel rispetto
della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell'emergenza
epidemiologica da SARS-CoV-2.
1. ACCESSO AI LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L'accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni
assembramento sia nell'edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il
sagrato.
1,.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale
rappresentante dell'ente individua la capienza massima dell'edificio di culto, tenendo
conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro
laterale e frontale.
1.3. L'accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da
volontari e/ o collaboratori che indossando adeguati dispositivi di protezione
individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento - favoriscono
l'accesso e l'uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la
partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di
presenze consentite, si consideri f ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni
liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrd rispettata la distanza di
sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, pit ingressi, eventualmente
distinguendo quelli riservati all'entrata da quelli riservati all'uscita. Durante l'entrata e
l'uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso pid sicuro ed evitare
che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a
indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non E consentito accedere al luogo della celebrazione in
caso di sintomi influenzali respiratori o in presenza di temperatura corPorea pari o
superiore ai 37,5" C.
1.7. Venga altresi ricordato ai fedeli che non d consentito l'accesso al luogo della
celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei
giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l'accesso delle persone diversamente abili,
prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della
normativa vigente.
1,.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzare.
clericalizzazione

DEI Luoghi E DEGLI oggetti
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igtenizzati regolarmente al termine
di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione
antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell'aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzata|
cosi come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3.5i continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
3. Attenzioni

DA osservare NELLE Celebrazioni LITURGICHE
3.L. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento d necessario ridurre al minimo
la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della
distanza prevista anche in presbiterio.

3.2. Pud essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere 1o scambio del segno
della pace.

3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l'eventuale
ministro straordinario avranno curato f igiene delle loro mani e indossato guanti
monouso; gli stessi - indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi
naso e bocca e mantenendo un'adeguata distanza di sicurezza - abbiano cura di offrire
l'ostia senzavenire a contatto con Ie mani dei fedeli.

3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non d opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli
siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.

3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante Ia celebraziorre, ma attraverso
appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto
idoneo.

3.8. I1 richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al
distanziamento e all'uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche
nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio,
Unzione degli infermi ed Esequie.1
 
3.9. 11 sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che
consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza
richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
1 Nelle unzioni previste nell'amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell'Unzione degli infermi, il
ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione d rinviata.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. Sarà cura di ogni Ordinario rendere noto i contenuti del presente Protocollo
attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione.
4.2. All'ingresso di ogni chiesa sard affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra
le quali non dovranno mancare:
- il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell'edificio;
- il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali respiratori, temperatura
corporea uguale o superior e ai 37,5" C o d stato in contatto con persone positive a SARSCoV-
2 nei giorni precedenti;
- I'obbligo di rispettare sempre nell'accedere alla chiesa il mantenimento della distanza
di sicurezza, l'osservanza di regole di igiene delle mani, l'uso di idonei dispositivi di
protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non d idoneo al rispetto delle indicazioni de1 presente
Protocollo, Ordinatario del luogo pud valutare la possibilità di celebrazioni all'aperto,
assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda 1a dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la
fruizione di chi non pud partecipare alla celebrazione eucaristica.

ll Comitato Tecnico-Scientifico, nella seduta del 6 maggio 2020, ha esaminato e approvato il
presente "Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo", predisposto dalla
Conferenza Episcopale italiana.
Il presente Protocollo entrerà in vigore a far data dal giorno lunedì 18 maggio 2020.