Salute
Farmaci: da oggi arriva la nuova ricetta, non più il nome, ma il principio attivo
MILANO, 16 AGOSTO 2012 - Da oggi le ricette mediche verranno rivoluzionate: se prima veniva prescritta la medicina, ora il medico dovrà indicare il principio attivo del farmaco. Un cambiamento che comporterà confusione per i pazienti, ma che consentirà ai farmacisti di fornire il medicinale della marca di cui è rifornito.
Il Ministero della Salute tranquillizza i cittadini spiegando che i provvedimenti <<non riguardano le terapie croniche già in corso per evitare possibili, seppur rari, inconvenienti nel passaggio da un medicinale all'altro, sia pure di uguale composizione>>. In una nota, viene anche puntualizzato: <<I medici conoscono correttamente i principi attivi dei prodotti farmaceutici, e in ogni caso nelle liste pubblicate dall'Aifa i prodotti sono già raggruppati anche per principio attivo>>.
Grazie al decreto Cresci Italia, attivo da Gennaio, il paziente potrà comunque esprimere la propria preferenza in merito alla marca direttamente nelle farmacie. Se si tratta di un principio attivo coperto da esenzione sanitaria, il cittadino ha diritto di richiedere il medicinale che preferisce, pagando a proprie spese l'eventuale differenza di prezzo.[MORE]
Il medico potrà indicare, oltre al principio attivo, il nome di un farmaco specifico solamente nel caso sia realmente indispensabile, scrivendo una motivazione sulla ricetta. E' il caso di pazienti allergici ad alcuni medicinali, oppure di terapie particolari. Sul foglio medico dovrà essere presente la ragione per la quale viene reputato il determinato farmaco insostituibile.
Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, ha dichiarato in un'intervista rilasciata a Panorama: <<Il mondo del farmaco è più vicino all'Europa. Sono molto soddisfatto per la scelta fatta dal Governo, ed in particolare dal ministro Balduzzi, di sancire una volta per tutte che è il principio attivo a curare e non la marca. I medici, da sempre studiano il principio attivo e non la marca. Questo avviene in Europa e nel resto del mondo, dove il prodotto è unico>>.
Nella stessa inchiesta, è stato invitato a dire la propria anche Massimo Scaccabarozzi, il direttore di Farmindustria, che ha espresso un parere completamente diverso: <<Non vorrei che, spingendo il medico a prescrivere solo il principio attivo, si finisca per creare un mercato protetto per i prodotti senza marca. Se si vuole un mercato favorito per chi vende i generici, questo provvedimento va in questa direzione. con il forte rischio che almeno 20 mila posti di lavoro vadano persi nell'industria farmaceutica e nell'indotto>>.
I medici che ritengano che alcuni farmaci siano più efficaci di altri, sebbene il principio attivo sia lo stesso, si trovano a dissentire con il provvedimento del Ministero. L' opinione pubblica è abbastanza divisa tra chi ritiene che in questo modo le case farmaceutiche non otterranno vantaggi dai medici di base e chi ritiene che la novità causerà problematiche soprattutto alle fasce deboli. Gli anziani, per esempio, potrebbero venire a contatto con nuove medicine: nuovi nomi e nuovi effetti collaterali.
La speranza dei cittadini è quella che, nel caso di esenzione, la Sanità fornisca loro dei farmaci di qualità, al fine di non dover pagare un sovrapprezzo per ottenere i farmaci abituali.
(Foto da www.tuttasalute.net)
Alessia Malachiti