Fare Verde dopo il sequestro impianto di Vado Ligure chiede più controlli sulle centrali a carbone
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ROMA, 18 MARZO 2014 - Dopo il sequestro della centrale a carbone di Vado Ligure, attuato dalla magistratura alcuni giorni addietro, l’associazione ambientalista Fare Verde chiede l’avvio di approfondite indagini e maggiori controlli su tutti gli impianti italiani di produzione dell’energia elettrica alimentati a carbone.
Fare Verde è molto preoccupata per le gravissime omissioni ipotizzate dai magistrati che hanno spinto la Procura della Repubblica di Savona a mettere sotto sequestro la centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure. Applicando il principio giuridico della prevenzione dei danni alla salute, Fare Verde chiede l’intervento della magistratura e maggiori controlli su tutti gli impianti che in Italia producono energia elettrica bruciando il carbone.
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In particolare Fare Verde chiede ai magistrati di accertare la situazione sanitaria delle popolazioni che vivono attorno alle centrali a carbone, appurando l’entità delle patologie respiratorie e di asma sui bambini e il numero di ricoveri e di decessi per malattie respiratorie e cardiache sugli adulti. Infine, l’associazione ambientalista chiede ai magistrati di compiere accertamenti sui registri dei tumori presso le aziende sanitarie locali competenti per territorio, al fine di accertare il reale numero dei decessi per tumore tra i cittadini che risiedono nelle vicinanze degli impianti alimentati a carbone.
Associazione ambientalista Fare Verde Onlus.