Cultura e Spettacolo
Famiglia Cristiana e il Moige vs Fiorello: "ha osato dire profilattico"
CAGLIARI, 7 DICEMBRE 2011 - Un Fiorello padrone del palco, come sempre d’altronde, che con 13 milioni e 401 mila spettatori inchiodati davanti allo schermo per la quarta ed ultima puntata dello suo show “Il più grande spettacolo dopo il weekend”, supera se stesso e fa il botto. Mezza Italia sintonizzata su Rai 1 per un ricco parterre di ospiti: Jovanotti, Roberto Bolle, Pippo Baudo, Malika Ayane, Gegè Telesforo; ma l’ospite più atteso, oltreché vero protagonista è stato Roberto Benigni, che, seppur un po’ sottotono, intonando il vecchio “Inno del corpo sciolto” ha raggiunto il picco di ascolti: 16 milioni e 60 mila alle 23.10 quando è apparso sul palco.[MORE]
Uno share arrivato a toccare il 50,23%, superiore anche a quello dell’ultimo Festival di Sanremo condotto da Gianni Morandi, e l’auspicio del direttore generale della Rai Lorenza Lei a coronamento di uno show che, seppur ritenuto far parte di quella che viene definita TV nazional popolare ha confermato il record di ascolti, “A Fiorello dico: si riposi il giusto, ma ritorni presto”.
“Abbiamo fatto lo strabotto”, commenta lo showman siciliano, ed i numeri lo confermano. Eppure le polemiche non mancano, e stavolta partono da Famiglia Cristiana e dal Moige, Movimento Italiano genitori. Ambedue non apprezzano lo scherzare di Fiorello sull’uso del profilattico, già, perché incurante della circolare che in Rai, qualche giorno fa, in occasione della giornata mondiale contro l'Aids, vietava l'uso della parola "profilattico" nelle trasmissioni, lo showman non solo pronuncia la parola vietata, profilattico per l’appunto, ma la rende protagonista di un coro con cui coinvolge il pubblico in sala. Ci scherza su, ci fa un rap con Jovanotti, e, volgendo lo sguardo verso il direttore di Rai Uno, Mauro Mazza, riferendosi all’impronunciabile parola, dice “E’ un errore sicuramente. Perché in Rai si può dire profilattico”. A modo suo invita all’uso del profilattico, sottolineando la sua importanza contro l'Aids “Ma pensate che con questa cosa, facile facile, non si prendono le malattie. Non si prende l'Aids. Incredibile eh?” . "Può salvare tanti pischelli - dice Fiorello - chiamiamolo il salva-pischelli”, rivolge poi il suo sguardo alla platea e domanda al direttore Mazza: “L’ha mai usato, lei, il profilattico?”
Una sorta di pubblicità progresso fuori dagli schemi, come d’altronde è lo stesso Fiorello, che piace ai 13 milioni e 401 mila spettatori che lunedì lo hanno seguito, ma non altrettanto a Famiglia Cristiana e al Moige. La prima, sul suo sito web, boccia la performance sul preservativo, definendola “finale di cattivo gusto” . Si legge nell’articolo: “Non solo fa cantare a Benigni l'elogio della cacca e dei suoi modi di produzione, creando una breccia nel conformismo imperante. Ma pronuncia la parola vietata, profilattico, e per di più ne fa una tematica da coro, coinvolgendo un pubblico che davvero non sapeva di dover osare tanto”. Si legge ancora sul sito “Trasformare la dialettica sull'Aids, sulla prevenzione, sui mali dell'Africa in cori ridanciani, invitare il pubblico a sghignazzare, tirarla lunga con battute e allusioni, scivolare sul pruriginoso, questa non è trasgressione. È goliardia retrodatata, cattivo gusto. E mancanza di rispetto per le famiglie, a cominciare da quei tanti ragazzi che d'abitudine non seguono la tv ma accorrono quando c'è Fiorello. Che non sa di essere in cattedra e, per una volta che fa lezione, straparla”. Polemiche a cui, a fine serata, Fiorello replica su Twitter: “Non ho parole”.
Per quanto riguarda il Moige, non usa parole meno dure ritenendo l'ultima puntata dello show di Fiorello "una grande caduta di stile". "Non condividiamo - spiega il Moige in una nota - il modo in cui e' stata trattata la questione dell'uso del profilattico, ne' tantomeno l'esibizione di Benigni, con il suo scadente inno alle feci, su cui abbiamo ricevuto numerose segnalazioni". "E' un peccato - continua il Movimento italiano genitori - che dopo tre puntate di buona qualità, come riconosciuto tra l'altro dal nostro Osservatorio Media che ha premiato il programma come il migliore del mese di novembre, Fiorello sia caduto in basso. Diffondere con leggerezza e ignoranza un'informazione scientificamente parziale e, quindi, inesatta sulla protezione dei condom, dove gli stessi fogli illustrativi dei profilattici citano che l'utilizzo del profilattico non elimina il rischio - sostiene - non e' il modo di fare spettacolo per le famiglie corretto e proprio di un artista della caratura di Fiorello. Anche la parodia sulle feci e' una caduta inaspettata, peraltro condivisa con un Benigni che ci aveva abituato a ben altre forme e livelli di qualita' televisiva".
"Ai giovani - conclude il Moige - bisogna trasmettere messaggi veri, valori e principi solidi e un'educazione alla sessualita' corretta, consapevole e completa che riguardi non solo la sfera sanitaria, ma anche e soprattutto quella affettiva. La tv non puo' e non deve affrontare un tema delicato come quello della sessualità dei giovani con tale leggerezza e banalità".
A queste polemiche fanno da contraltare i commenti di tutt’altro tono delle associazioni Nsp, Equality Italia e Gay Center, che ringraziano non solo Fiorello, ma anche Luciana Littizzetto, Roberto Benigni e Jovanotti, per aver parlato dell'uso del profilattico, “il cui messaggio - sottolinea Fabrizio Marrazzo portavoce del Gay Center- arriva soprattutto ai giovani, che più di tutti hanno bisogno d'informazione sul tema dell'Aids” . Marrazzo conclude elogiando la citazione di Fiorello del preservativo “Salvavita-pischelli, è geniale perché rimarrà come tormentone e permetterà a noi operatori sociali di veicolare un messaggio in modo scherzoso e diretto, utile a salvaguardare la salute di molti ragazzi”.
(Fonti: Corriere della Sera, La Stampa, il Giornale, Famiglia Cristiana, Adnkronos)
Sara Marci