Politica
Falso in Bilancio, presentato in Senato l'emendamento: inasprite le pene per le società quotate
ROMA, 17 MARZO 2015 - Impegno in prima linea da parte del Governo per combattere il fenomeno della corruzione. È stato presentato nella giornata odierna, in Commissione Giustizia del Senato, l'emendamento Anticorruzione sul falso in bilancio.
Il Ddl e il relativo esame del testo dovrebbero essere esaminati già a partire dalla prossima settimana, mentre è prevista per domani la scadenza del termine per presentare i vari subemendamenti.
Il Premier Matteo Renzi comunica attraverso i social network un inasprimento delle pene per l'anticorruzione e un raddoppiamento del termine di prescrizione.
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Nel testo, infatti, per il reato di falso in Bilancio, per le società quotate in Borsa, per le banche e per tutte le società che immettono titoli sul mercato, la pena prevista corrisponde dai 3 agli 8 anni di reclusione. Per tutte le società non quotate, ovvero per le società normali, invece, la pena va da 1 anno ai 5 di reclusione. Per le società che secondo il Codice Civile non sono soggette al fallimento è ammessa la procedura a querela. Riguardo alle sanzioni pecuniarie, infine, sono previste sanzioni da 400 a 600 quote per le società quotate, da 200 a 400 per quelle non quotate, da 100 a 200 quote per le società non quotate solo se venisse individuata e riconosciuta la lieve entità del fatto.
Per il Ministro della Giustizia Orlando, l'emendamento inserito nel Ddl Anticorruzione è un testo "equilibrato ed incisivo che ha superato qualunque ipotesi di soglie di punibilità e che pur accogliendo le osservazioni che arrivavano dal mondo delle imprese non ha rinunciato all'impostazione di contrasto serio del fenomeno".
Luigi Cacciatori
Immagine da rosannafilippin.it