Cronaca

Falsi profili social per adescare minori, arrestato prof. Nel Novarese. Altri casi analoghi a Kr-Fg

NOVARA, 23 OTTOBRE - Ragazzine abusate da chi, invece, avrebbe dovuto essere un esempio, una guida. Sono tre le vicende balzate oggi alla ribalta delle cronache. La prima arriva da una cittadina della provincia di Novara, dove la polizia ha arrestato un insegnante di una scuola Media che adescava le sue vittime sui social network. Sulle altre due ha messo il sigillo la Cassazione. In un caso è stata confermata la condanna a un anno e due mesi di reclusione per un commissario d'esame che, in trasferta a Crotone per le prove di maturità, aveva molestato una quindicenne, sulla spiaggia, con la scusa di insegnarle a usare la maschera da sub. Un anno e quattro mesi è invece la pena per un docente di educazione fisica di 64 anni in una scuola Media del Foggiano accusato di avere molestato un'allieva di nemmeno 14 anni nello spogliatoio della palestra.

Il professore del Novarese costruiva sui social profili accattivanti e carpiva la fiducia di quattordicenni e quindicenni con messaggi carichi di lusinghe e apprezzamenti. L'indagine è partita alcuni mesi fa, quando una mamma ha segnalato alla polizia che un sedicente agente assicurativo di 22 anni aveva contattato la figlia con intenzioni inequivocabili: il suo intervento ha evitato alla ragazzina di cadere nella rete. L'uomo, un quarantenne, secondo gli inquirenti riusciva a farsi mandare dalle giovanissime vittime delle fotografie che poi scambiava su internet. Ora nei suoi confronti si procede per produzione di materiale pedopornografico, adescamento di minori e atti sessuali con minorenni. Ma gli accertamenti non sono terminati: la polizia ha acceso un faro sugli 'amici' con cui condivideva le immagini. "E' una parte ancora tutta da sviluppare - conferma Valeria Dulbecco, dirigente della squadra mobile della Questura di Novara - ma sulla quale ci stiamo concentrando con particolare attenzione". L'insegnante è stato arrestato nella sua abitazione e portato in carcere; computer e altri device sono stati sequestrati. Al momento non ha fornito spiegazioni.