Cronaca
Falsi alimenti bio in commercio: 9 arresti e 35 milioni sequestrati
PESARO, 29 GENNAIO 2014 - Importavano da Paesi terzi (Moldavia, Ucraina, India) granaglie destinate al comparto zootecnico e all'alimentazione umana (in particolare, soia, mais, grano tenero e lino), falsamente certificate come ''bio'', per poi rivenderle nell'ambito della Ue a ignare aziende.
Un'associazione a delinquere finalizzata alla frode nell'esercizio del commercio, aggravata dalla transnazionalità del reato commesso a danno di un prodotto di qualità regolamentata, è stata scoperta nell'operazione 'Vertical Bio', che ha portato questa mattina 150 uomini della Gdf e dell'Ispettorato Repressione Frodi, con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, a eseguire in diverse regioni 9 ordinanze di misure cautelari ai domiciliari e alla notifica di 4 misure interdittive del divieto di esercitare attività d'impresa.
Sono stati anche eseguiti sequestri preventivi su beni mobili, immobili, partecipazioni societarie e conti correnti riconducibili a venti dei soggetti indagati, nonché sui beni aziendali di sei società, per l'ammontare dell'equivalente di 35 milioni di euro.[MORE]
Grazie anche a intercettazioni telefoniche e analisi chimico-fisiche dei prodotti oltre che a ricostruzioni documentali, gli investigatori hanno scoperto che i responsabili della frode - capeggiati da un settantenne emiliano, chiamato dagli affiliati con il nome di “maestro Joda” - hanno commercializzato prodotti che, dichiararti come biologici, in realtà in alcuni casi erano stati ottenuti con il contributo di Ogm (organismi geneticamente modificati), ovvero contaminati con principi attivi vietati in agricoltura biologica.
Michela Franzone