Cronaca

Falde Inquinate a Giugliano: stanziati 50 milioni di euro per la bonifica

È preoccupante la situazione che è stata resa nota dal dossier della Procura di Napoli, sull’area dell’ex Resit, territorio a nord del capoluogo campano.
Quest’area, infatti, secondo le dichiarazioni di un pentito camorrista, Gaetano Vassalo, sarebbe stata contaminata, per moltissimi anni, dallo scarico di veleni che le sono stati riversati.[MORE]
Rifiuti tossici di industrie, anche del nord, come i fanghi e i veleni dell’ACNA di Cengio, un importante azienda chimica italiana vicino Savona, nota alla cronache per l’inquinamento di terreni e acque legato alle sue attività.
Ed è proprio su questo che verte la testimonianza di Vassallo, accertata poi dagli esperti che hanno esaminato la zona in questione.
Le falde acquifere nell’area dell’ex Resit a Giugliano, sarebbero state contaminate per anni e anni dagli scarichi di questi veleni, mettendo a rischio anche le coltivazioni.
La falda in questione, infatti, non solo era fonte di irrigazione dei campi, ma anche fonte di abbeveraggio per gli animali.
Nella giornata di ieri, si è svolto un incontro fondamentale per la risoluzione di questo gravissimo problema, presso il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
Qui si sono incontrati l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente, Marco Lupo e il Commissario di Governo alle bonifiche, Mario De Biase.
Nel corso dell’incontro, sono stati definiti i primi fondamentali interventi di bonifica e riqualificazione del territorio, compreso tra l’area dell’ex Resit di Giugliano e i laghetti di Castelvolturno.
Vista la preoccupante situazione ambientale, sono stati stanziati dalla Regione Campania, 50 Milioni di euro, che serviranno per la bonifica della zona.
I lavori saranno coordinati insieme alla Procura della Repubblica e tenteranno di risanare una situazione grave di inquinamento e negligenza che va avanti da più di venticinque anni.