Scienza & Tecnologia

Fake news, anche Google si unisce alla lotta: creato strumento per segnalare bufale

 NAPOLI, 26 APRILE - Google ha annunciato il primo tentativo di combattere la circolazione delle “fake news” sul suo motore di ricerca, con uno strumento che consenta agli utenti di riportare i contenuti offensivi o fuorvianti.

Secondo la compagnia, questo consentirà alle persone di segnalare le notizie false, inesatte o che incitano all’odio, direttamente con la funzione di completamento automatico della barra di ricerca. Inoltre, verrà rinnovato l’intero sistema al fine di dare priorità a pagine più autorevoli, riducendo la visibilità di quelle di scarsa qualità.[MORE]

Google ha poi dichiarato che si impegnerà a rendere noti i criteri con cui queste decisioni verranno prese in futuro, nonostante siano in molti a sollevare dubbi sulla mancanza di trasparenza. Joost de Valk, esperto di motori di ricerca della società di consulenza Yoast, ha commentato affermando che “come sempre fa Google quando annuncia una novità, anche stavolta non avrebbe potuto essere più vago”.

La scelta del colosso del web di introdurre questo nuovo strumento arriva dopo mesi di pressioni subite per la scarsa qualità dei risultati della ricerca e dei suggerimenti del completamento automatico, che ad esempio promuovevano l’idea che il cambiamento climatico fosse una bufala.

L’editore del sito web Search Engine Land, Danny Sullivan, ha dichiarato che i cambiamenti sono sicuramente dovuti al desiderio di Google di rispondere alle accuse ricevute di fare cattivo giornalismo, dovute al suo presunto ruolo nella diffusione di notizie false e fuorvianti.

“Alcuni cambiamenti sono già visibili, come il fatto che sia migliorata la qualità dei risultati di ricerca. E’ tuttavia una strada lunga, e sebbene la perfezione sia impossibile, spero di vedere continui miglioramenti” ha concluso Sullivan.

La scelta di Google è la dimostrazione di come il tema delle fake news sia ormai divenuto centrale nel dibattito sul web. Già Facebook, infatti, si è impegnato nella lotta alla disinformazione, inserendo sulla propria piattaforma una funzione che dia la possibilità agli utenti di segnalare e riportare le bufale, e che li avverta quando stanno per pubblicare notizie false o controverse. A restare controverso, però, è il limite cui possa spingersi questa attività di controllo, per evitare che rischi di degenerare in “censura”.

Paolo Fernandes

Foto: cellulare-magazine.it