Scienza & Tecnologia
Facebook sta introducendo un nuovo strumento "anti-bufale"
NAPOLI, 22 MARZO - Quello delle "fake-news", o bufale che dir si voglia, è divenuto uno dei temi più centrali nel dibattito sul Web. Il principale social network mondiale, Facebook, ha iniziato la propria crociata contro la diffusione di false notizie da parte dei suoi utenti, ricorrendo all'attività di "fact checkers" independenti".
Il caso più recente è stato quello di una notizia divenuta virale il giorno di San Patrizio, secondo la quale innumerevoli migranti Irlandesi erano in realtà stati deportati negli Stati Uniti come schiavi. Molti utenti, tentando di condividere la storia, hanno visto comparire un segnale di allarme che indicava come l'articolo fosse contestato dalle agenzie di stampa.[MORE]
L'idea è quella di ricorrere ad un "controllo verità" delle notizie del tutto imparziale, e di consentire all'utente di verificare in prima persona i dettagli dell'argomento, al fine di capire se effettivamente si tratti di un falso e perchè.
Il fact checking non impedisce tuttavia di condividere l'articolo: chi intende comunque procedere a divulgare la notizia potrà proseguire nella pubblicazione del post, che sarà poi contrassegnato sulla home di Facebook come "contestato".
Lo strumento non è attualmente disponibile per tutti: come spesso accade, infatti, il colosso di Mark Zuckerberg ha iniziato dei test su un numero limitato di utenti, per poi eventualmente estendere l'operatività negli aggiornamenti.
La questione delle fake news è diventata nodale dopo le elezioni presidenziali Usa, spingendo lo stesso Zuckerberg a confermare l'impegno di Facebook contro la disinformazione e la diffusione di false notizie.
Il recente esperimento è dunque un primo, concreto, passo verso l'attuazione del sistema di fact-checking che il social americano aveva presentato nel dicembre scorso.
Paolo Fernandes