Economia

Extra rialzo in borsa per Eni dalla soluzione della crisi libica

Roma, 22 agosto 2011 Notizie positive giungono dalle piazze finanziarie che reagiscono con vigore all’evoluzione della crisi libica. Il precipitare degli eventi nel paese nordafricano con l’imminente caduta del leader libico Gheddafi ha determinato una reazione positiva nei mercati azionari, con Piazza Affari che registra un rialzo di circa il 2,5% dell’indice Ftse Mibtel.[MORE] Particolarmente interessante la prestazione del titolo Eni che balza in territorio positivo con un +5,29%. Il colosso energetico aveva subito un importante arresto a causa della cessazione della posizione di privilegio industriale di cui esso godeva in base agli accordi bilaterali italo-libici firmati sotto l’egida di Gheddafi, accordi estintisi con l’inizio dell’operazione Odissea all’Alba. L’azienda di San Donato Milanese aveva dovuto riposizionarsi sullo scacchiere internazionale, affrontando la sfida competitiva lanciata dai concorrenti internazionali, i giganti petroliferi di paesi come la Francia che hanno alimentato la guerra contro il dittatore libico. Le iniziative del gruppo guidato dall’ad Scaroni, che a ridosso dell’inizio delle operazione militari dell’alleanza Nato ha saputo abbandonare i vantaggi commerciali delle relazioni con il leader della Jamaria libica, si apprestano a portare l’Eni all’incasso delle nuove opportunità strategiche nella Libia del post Gheddafi. I mercati sembrano reagire positivamente alle predette opportunità.