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Expo: "The show must go on". Inaugurato l'Expo Gate. Renzi: «Fermare i responsabili non le opere»

MILANO, 11 MAGGIO 2014 - Le certezze intorno all’Expo sono poche. A differenza dei dubbi e delle paure che in questo momento, dopo la bufera giudiziaria abbattutasi negli ultimi giorni, specie con l’arresto del manager Angelo Paris, prendono il sopravvento e stentano a dileguarsi.

Il limite temporale è il 1° maggio 2015, data di inaugurazione dell’evento tanto atteso. Ma a fare da contraltare le numerose opere e infrastrutture ancora da realizzare. All’interno di questa dimensione quasi surreale, tra gioia e smarrimento, tra speranza e sconforto, è stato inaugurato, nella giornata di ieri, l’Expo Gate. La struttura progettata da Alessandro Scandurra, tra largo Cairoli ed il Castello Sforzesco, che rappresenta, per l’appunto, il varco che introdurrà all’Esposizione Universale: l’info point nevralgico. Tante le persone presenti, a conferma di quanto sia importante per la città di Milano portare a compimento un evento di tal portata. Tuttavia, è indubbio che ogni stato d’animo è influenzato negativamente dall’inchiesta della magistratura che ha riportato la città a rivivere i tempi amari di Tangentopoli.

Nel tentativo di risollevare i cittadini da ogni nefasto pensiero, ieri, durante l’inaugurazione dell’Expo Gate, si è così espresso il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris: «Expo sarà nel segno della trasparenza e della legalità. C’è bisogno di fare bene e soprattutto di crederci. L’inchiesta – ha spiegato il vicesindaco di Milano – farà il suo corso ed è necessario svolgere delle riflessioni. Credere però che l’inchiesta riguardi solo l’Expo è parziale, l’inchiesta è più profonda, ma bisogna sottolineare come ci siano tante e tante persone perbene che hanno lavorato per Expo, per portarlo a Milano e farlo arrivare alla meta».

Ma sempre nella giornata di ieri sono giunte le importanti affermazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale è peraltro atteso a Milano nella giornata di martedì quando incontrerà il commissario straordinario Giuseppe Sala: «Non voglio fare paragoni – ha affermato il premier dal palco del Maggio musicale di Firenze – con quello che sta accadendo in queste ore, però vorrei che questo teatro desse una spinta per tutti. Quando ci sono grandi opere – ha proseguito – grandi interventi e iniziative, se ci sono vicende che non vanno bene, problemi con la giustizia, si devono fermare i responsabili non le opere».[MORE]

Messaggio, quello di Renzi, forte e chiaro: niente passi indietro l’Expo “s’ha da fare”. Troppo importante per veder svanito quanto fatto fino ad ora. D’altronde, come sottolinea ancora Renzi, «se all’Italia resta una possibilità, è data dal fatto che c’è una stragrande maggioranza di persone perbene che continuano a fare egregiamente il loro lavoro».

(Immagine da milano.repubblica.it)

Giovanni Maria Elia