Expo, il messaggio del Papa: «Che sia occasione per combattere cultura dello spreco»
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MILANO, 1 MAGGIO 2015 - «Sono grato di unire la mia voce all'Expo». È con queste parole che Papa Francesco ha iniziato il suo videomessaggio durante la cerimonia inaugurale dell'Expo di Milano 2015. Un messaggio mandato in onda sui maxischermi del grande teatro all'aperto nel sito dell'esposizione universale.
«La mia voce - ha proseguito il pontefice - è la voce dei pellegrini nel mondo intero, è la voce di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte e vorrei farmi portavoce di tanti fratelli e sorelle, cristiani e non, che Dio ha amato e per il quale ci ha insegnato a chiedere il pane quotidiano».
Il Santo Padre ha poi voluto sottolineare quale debba essere il ruolo di tale Expo, ovvero «un'occasione propizia per globalizzare la solidarietà. Cerchiamo di non sprecarla» ha aggiunto.
Papa Francesco ha poi voluto rivolgere un invito ad ogni individuo che parteciperá anche come semplice spettatore all'evento: «Vorrei che oggi ogni persona che passerà a visitare Expo, attraversando i meravigliosi padiglioni, possa percepire la presenza dei volti, la presenza nascosta dei volti di uomini e donne che hanno fame e che si ammalano e muoiono a causa di un'alimentazione carente o nociva».
Il pontefice ha messo in rilievo il contesto all'interno del quale si insirisce oggi l'esposizione universale: «il paradosso dell'abbondanza persiste ancora ed Expo farà parte del paradosso dell'abbondanza se obbedirà allo spreco e non contribuira' a un modello di sviluppo equo e sostenibile».[MORE]
Papa Francesco ha auspicato che Expo sia «un'occasione di cambiamento della mentalità» e che aiuti a evitare «che le nostre azioni non abbiano un impatto su chi, vicino a lontano, soffre la fame. Penso a tanti uomini e donne che soffrono la fame e specialmente ai bambini che muoiono di fame nel mondo».
(Immagine da expo2015.org)
Giovanni Maria Elia