Expo, i Bronzi restano a Reggio. Franceschini: «Non sono trasportabili»
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MILANO, 9 OTTOBRE 2014 - I Bronzi di Riace non andranno a Milano per l’Expo. Dopo mesi di richieste, sollecitazioni e polemiche a distanza, quest’oggi, la Commissione scientifica istituita dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha presentato la relazione finale dando parere negativo allo spostamento delle due opere.
«Una risposta chiara che chiude il dibattito» ha commentato in maniera lapidaria il ministro. Immediata la presa di posizione da parte degli ideatori della richiesta di prestito, ovvero il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, ed il suo ambasciatore della Cultura, Vittorio Sgarbi. «Governo ha deciso: Bronzi di Riace non verranno a Expo – ha affermato il governatore lombardo –. Come previsto prevale il giudizio politico. Ci perde solo la Calabria».
Più veemente, come d’altronde la sua natura, il commento di Vittorio Sgarbi: «Una commissione che agisce sul piano politico e non tecnico defraudando la Calabria». Ed il critico d’arte snocciola dati a supporto della sua opinione: «A fronte di 5 milioni di visitatori previsti all’Expo, che avrebbero pagato un biglietto da 10 euro, la Calabria avrebbe potuto beneficiare di 50 milioni di euro». «I membri della Commissione – aggiunge – andrebbero denunciati alla Corte dei conti, la loro è stata una risposta politica mentre gli era stato posto un quesito tecnico». Inoltre, Sgarbi racconta un aneddoto sulla costituzione della stessa Commissione e attacca in special modo il restauratore Bruno Zanardi: «Lo avevo indicato io a Franceschini, lui che ha una grande esperienza di restauro aveva dichiarato fino a pochi giorni fa che se l’uomo è andato sulla Luna non si vede perché non si potrebbero spostare i Bronzi di Riace. Invece – ha concluso – ha votato come gli altri, ha votato anche lui contro per ragioni di opportunità».
La Commissione in questione è stata presieduta da Giuliano Volpe, ordinario di archeologia all’Università di Foggia, era inoltre composta da Simonetta Bonomi (soprintendente per i Beni archeologici della Calabria), Gisella Capponi (direttrice dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro), Gerardo De Canio (responsabile del laboratorio dell'unità tecnica 'Tecnologia dei materiali' all'Enea), Stefano De Caro (direttore dell'Iccrom), Daniele Malfitata (direttore dell'Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr) e Bruno Zanardi (associato di teoria e tecnica del restauro presso l'Università di Urbino).[MORE]
Dal ministero fanno sapere che i tecnici suddetti hanno valutato «tutta la documentazione disponibile sui restauri fatti nel corso degli anni e tutte le indagini scientifiche da quelle relative agli esiti di invasivi micro-carotaggi alla gammagrafie e alle radiografie». Il risultato di tali approfondite indagini ha messo in evidenza «numerose e diffuse micro fessure ai problemi di tenuta delle saldature antiche che hanno causato un indebolimento della tenuta strutturale del sistema statua». Per tali ragioni il parere finale espresso, in merito alla “trasferta milanese” dei Bronzi, è stato negativo.
(Immagine da vanityfair.it)
Giovanni Maria Elia