Cronaca
Expo: difesa Sala, inchiesta gravida di errori
MILANO, 25 LUGLIO - Secondo la difesa di Giuseppe Sala, gli avvocati Salvatore Scuto e Stefano Nespor, "l'imputazione rivolta a Sala è basata su una ricostruzione dei fatti tendenziosa, errata e superficiale" che "non si è fatta carico del complesso reticolo normativo in cui la gara si è svolta, si pensi all'esistenza delle deroghe del Commissario Straordinario e ciononostante del tutto ignorate, delle conseguenze che da esso si sono riverberate sulla gara stessa".
Secondo i legali, si sarebbe così giunti ad un risultato di indagini del tutto disarticolato dalla realtà dei fatti e, a loro dire, gravido di errori. Non hanno poi nascoto la loro sorpresa nell'aver letto l'avviso di chiusura delle indagini sia in relazione all'accusa di falso per due verbali che sarebbero stati retrodatati da Sala, sia per la nuova accusa di turbativa d'asta che riguarda la gara per gli alberi da collocare nel sito espositivo.
I fatti posti a fondamento del primo capo di imputazione, infatti, sarebbero stati già valutati dalla Procura come privi di rilevanza penale, mentre sulla seconda accusa i legali sottolineano che "gli elementi informativi raccolti dagli ufficiali della polizia giudiziaria di per sè non rivestivano - come del resto continuano a non rivestire - alcun profilo di rilevanza penale".
Si denuncia, pertanto, il travisamento dei fatti atteso che il PM avrebbe chiesto solo oralmente alla Guardia di Finanza di valutare tutti gli elementi acquisiti. Ciò avrebbe determinato, sempre secondo gli avvocati di Sala, che tale inusuale attività di compendio abbia finito per costituire la causa del travisamento dei fatti e l'erronea lettura che ha condotto la Procura Generale alla costruzione del relativo capo d'incolpazione. [MORE]
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.loccidentale.it