Cronaca
Ex sindaco inveisce contro le giornaliste pugliesi: "più brave di bocca che di mano"
BRINDISI, 10 SETTEMBRE 2014 - L'infelice espressione arriva contro le giornaliste delle testate locali, accusate di aver dedicato troppo spazio alla vicenda che vede l'ex sindaco di Brindisi e alcuni suoi famigliari oggetto di indagine.
A quanto si apprende, i militari avrebbero scoperto un giro poco chiaro nel business fotovoltaico: gli incentivi sarebbero stati utilizzati per riciclare denaro grazie a un'associazione per delinquere. In passato, l'ex sindaco aveva patteggiato tre anni per un reato simile, ma al momento tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti.[MORE]
Sta di fatto che il politico non ha molto apprezzato la diffusione della notizia anche da parte di alcune donne che lavorano nel campo giornalistico. L'infelice espressione arriva dal profilo Facebook del politico: "L'informazione locale in mano alle donne. Alcune dimostrano di saper usare meglio la bocca che la mano...".
Immediata la reazione dell'ODG Puglia, che, in una notoa congiunta con Assostampa, esprime la propria solidarietà alle giornaliste pugliesi: "Condanniamo i volgari apprezzamenti nei confronti delle giornaliste di Brindisi, pubblicati dall’ex sindaco della città, Giovanni Antonino, sulla sua pagina Facebook il signor Antonino potrà pure non aver gradito la pubblicazione di notizie su un’inchiesta giudiziaria in cui è coinvolto, ma deve farsene una ragione. (...) I commenti pubblicati dall’ex sindaco offendono pesantemente le colleghe di Brindisi, cui va la solidarietà dell’Ordine e del sindacato dei giornalisti pugliesi, ma soprattutto qualificano l’autore, dal quale ci si aspetterebbe un opportuno ravvedimento”.
Purtroppo, nessun ravvedimento da parte dell'interessato, che ribadisce la sua posizione commentando lo stato postato su Facebook: "Quanti equivoci su questo post intendevo semplicemente dire che le giornaliste televisive, che fino a prova contraria usano la bocca, e che imperversano sui teleschermi, sono più brave di quelle che invece scrivono sulla carta stampata, visto il poco spazio di cui dispongono", continuando ad affermare l'assurdo accanimento sulle vicende giudiziarie.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Annarita Faggioni