Estero
Everest, settimana drammatica sulla vetta più alta del mondo: morti 10 alpinisti
NEPAL, 25 MAGGIO - La morte di altri due alpinisti – un irlandese e un britannico – fa salire a dieci il numero di persone che hanno perso la vita solo in questa settimana sul monte Everest, in Nepal. La vetta più alta del mondo è stata infatti presa d’assalto in questi giorni da numerosi alpinisti che, approfittando delle condizioni meteo favorevoli, hanno voluto tentare la scalata alla cima. Chi ci ha provato si è trovato di fronte due ore di coda, a oltre 8.000 metri di altitudine.
Negli ultimi due giorni due uomini hanno perso la vita. L’irlandese Kevin Hynes, 56 anni, è deceduto nella sua tenda a 7.000 metri nelle prime ore di ieri, dopo aver rinunciato alla vetta ed essere tornato indietro a causa del sovraffollamento. Lo stesso giorno, la guida nepalese Dhurba Bista, 33 anni, è morta dopo aver accusato un malore durante una spedizione al campo 3, a 7.200 metri. In precedenza quattro persone, due donne e due uomini, erano decedute durante la loro discesa dalla vetta.
Non è ancora chiaro se il sovraffollamento della cima e i tempi lunghissimi di attesa siano stati tra le cause dei decessi, ma secondo gli esperti passare molte ore in alta quota, dove l’aria è così rarefatta, può aver contribuito. Virale, nel frattempo, è diventata la foto scattata da Lydia Bradey, alpinista neozelandese e prima donna a toccare gli 8.848 metri senza ossigeno supplementare, in cui si vedono decine di persone in fila in quella che è stata ribattezzata “zona della morte”.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilpost.it