Chiesa e Società

Evento storico: insieme contro ogni forma di schiavitù. Firma di tutti i leader religiosi

 2 DICEMBRE 2014 - Una giornata importante quella di oggi in Vaticano per Papa Francesco e i tanti leader religiosi convenuti per siglare insieme una dichiarazione comune affinché tutte le religioni s’impegnino nell’eliminazione della schiavitù moderna e della tratta di esseri umani entro il 2020, si tratta di un evento storico, mai avvenuto prima. [MORE]


Insieme a Papa Bergoglio anche l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e i rappresentanti ortodossi, buddisti, indù, ebrei e musulmani. Presente anche Andrew Forrest della Walk Free Foundation, come testimone e rappresentante dell’organizzazione internazionale.


Nella dichiarazione, i leader religiosi hanno scritto che “la schiavitù moderna, in termini di traffico di esseri umani, il lavoro forzato e la prostituzione, il traffico di organi, e qualsiasi rapporto che non rispetta il principio fondamentale che tutti gli uomini sono uguali e hanno la stessa libertà e dignità, sono un crimine contro l’umanità, e devono essere riconosciuti come tali da tutti e da tutte le nazioni“. I leader cercheranno di ispirare l’azione spirituale e pratica per tutte le fedi.


Un grande passo in avanti che resterà nella storia. Un no detto tutti insieme, quello stesso no che Papa Francesco auspica venga pronunciato presto dai leader islamici per un altro problema molto grave. Ecco le sue parole nella conferenza stampa del viaggio di ritorno dalla Turchia. Rispondendo alla prima domanda il Santo Padre ha detto: “Sarebbe bello che tutti i leader islamici – siano leader politici, leader religiosi o leader accademici – parlino chiaramente e condannino quegli atti, perché questo aiuterà la maggioranza del popolo islamico a dire “no”; ma davvero, dalla bocca dei suoi leader: il leader religioso, il leader accademico, tanti intellettuali, e i leader politici”.


Torniamo alla firma congiunta. La dichiarazione - Nella dichiarazione comune, il pontefice e gli altri leader religiosi sottolineano che la schiavitù moderna, in termini di traffico di esseri umani, il lavoro forzato e la prostituzione, il traffico di organi, e qualsiasi rapporto che non rispetta il principio fondamentale che tutti gli uomini sono uguali e hanno la stessa libertà e dignità, sono un crimine contro l’umanità, e devono essere riconosciuti come tali da tutti e da tutte le nazioni. Affermano inoltre il loro impegno comune a ispirare l’azione spirituale e pratica per tutte le fedi e le persone di buona volontà in tutto il mondo per sradicare la schiavitù moderna.


I firmatari: per la Chiesa cattolica Papa Francesco; per gli anglicani l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby; un rappresentante indù e due buddisti, tra cui il sommo sacerdote della Malaysia; per l’ebraismo il rabbino capo David Rosen e l’altre rabbino Abraham Skorka, vecchio amico di papa Bergoglio; per gli ortodossi, in rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo, appena incontrato dal Papa a Istanbul, il metropolita Emmanuel di Francia; per i musulmani, il sottosegretario di Al-Azhar Abbas Abdalla Abbas Soliman in rappresentanza del grande imam Mohamed Ahmed El-Tayeb, e i grandi Ayatollah Mohammad Taqi al-Modarresi e Sheikh Basheer Hussain al Najafi, quest’ultimo rappresentato dal consigliere speciale Sheikh Naziyah Razzaq Jaafar, oltre all’argentino Sheikh Omar Abboud, anch’egli amico di lunga data di papa Francesco.


Don Francesco Cristofaro


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