Economia

Evasione fiscale: la Lombardia nella mappa dell'Agenzia delle Entrate

MILANO, 6 APRILE 2014 - Secondo qunato emerso da uno studio dell'Agenzia delle Entrate, esistono otto Italie, distinte sulla base di alcuni indicatori specifici, ovvero l'indice di rischiosità fiscale, gli indicatori sulla criminalità, sul tenore di vita, la densità di popolazione, la presenza industriale e il servizio dei trasporti. Ma quale situazione caratterizza la Lombardia?

Ad ogni signola macroarea, l'Agenzia delle Entrate ha attribuito un nome di fantasia, compreso fra i seguenti titoli di film: Rischio totale, Metropolis, Niente da dichiarare?, Rischiose abitudini, Non siamo angeli, Gli Equilibristi, L’Industriale, Stanno tutti bene. [MORE]

Inoltre, ad ogni area è stato assegnato un un codice a sette cifre che ne riassume le caratteristiche: la prima cifra è legata alla numerosità del bacino, la seconda alla pericolosità fiscale e, a seguire, la pericolosità sociale, il tenore di vita, la struttura produttiva, il livello di tecnologia e servizi, la disponibilità e fruibilità di infrastrutture di trasporto.

Sulla base di questa analisi, andiamo ora ad osservare la catalogazione delle province lombarde, che si collocano esclusivamente in tre categorie: Metropolis, L'Industriale e Stanno tutti bene.

Innazitutto Milano, che si colloca insieme alla capitale nella categoria Metropolis, con 7,1 milioni di residenti, un'alta pericolosità fiscale e sociale ed un tenore di vita alto. Nel capoluogo lombardo, il rischio di evasione fiscale è sostanzialmente medio-alto, collocandosi al livello 4, così come lo stile di vita, al livello 5.

Per quanto concerne le province di Brescia, Bergamo, Varese e Monza-Brianza, secondo lo studio in questione, queste aree fanno parte della categoria L'Industriale. Si tratta infatti di zone con attività manifatturiere molto diffuse, che presentano 14,3 milioni di residenti, una bassa pericolosità fiscale (livello 1), una media pericolosità sociale e un tenore di vita al livello 4.

Infine, le province di Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia e Sondrio appartengono alla categoria Stanno tutti bene, con 9 milioni di residenti, una pericolosità fiscale bassa (livello 1),  così come la pericolosità sociale (livello 1). In queste aree il tenore di vita è al di sopra della media, seppur inferioriore a quello delle grandi città come Milano e Roma.

Valentina Vitali